Fuga di documenti sensibili dalla Casa Bianca | Chiesta più trasparenza nelle comunicazioni di governo!

Chat con dati sensibili e fuga di documenti: l’amministrazione americana sotto accusa

ROMA – Nelle ultime ore, l’amministrazione americana è al centro di una tempesta mediatica a causa di due distinti casi di gestione inadeguata delle informazioni riservate. Il primo episodio, riportato dal Washington Post, ha rivelato che durante i mandati sia di Joe Biden che di Donald Trump, funzionari governativi avrebbero trasmesso documenti sensibili a un numero imprecisato di dipendenti federali, tra cui planimetrie riservate della Casa Bianca.

L’incidente ha coinvolto la General Services Administration (GSA), l’agenzia responsabile del supporto amministrativo e tecnologico alla burocrazia federale. I dipendenti della GSA hanno inavvertitamente condiviso una cartella di Google Drive contenente documenti sensibili con oltre 11.200 membri del personale. Questi fatti hanno spinto le autorità a aprire un’indagine formale sull’incidente informatico.

Un secondo episodio, legato all’amministrazione Trump, ha sollevato ulteriori interrogativi sulla riservatezza delle comunicazioni governative. Il New York Times ha rivelato che il Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, ha condiviso dettagli riservati riguardanti i piani di attacco in Yemen attraverso una chat privata su Signal. Alla conversazione hanno partecipato, oltre a Hegseth, sua moglie, suo fratello e il suo avvocato, entrambi legati professionalmente al Pentagono.

La gestione della sicurezza delle comunicazioni solleva interrogativi cruciali: perché la famiglia e l’avvocato di Hegseth siano stati messi a conoscenza di informazioni di tale delicatezza rimane poco chiaro. La scelta di utilizzare un canale non classificato per comunicare dettagli di operazioni militari mette in discussione la protezione delle informazioni riservate nel governo americano.

L’episodio si complica ulteriormente quando si considera che, recentemente, The Atlantic aveva segnalato un errore simile, con il direttore Jeffrey Goldberg incluso per sbaglio in una chat riservata, dove si discuteva del medesimo attacco. Questi eventi hanno sollevato serie preoccupazioni riguardo la trasparenza e l’affidabilità delle pratiche di comunicazione all’interno delle strutture di sicurezza nazionale.

In un’inchiesta parallela, il Wall Street Journal ha aggiunto che Jennifer Hegseth, ex produttrice Fox News e moglie del Segretario alla Difesa, potrebbe aver partecipato a incontri sensibili con rappresentanti militari stranieri. Questo dettaglio riaccende il dibattito sulla gestione delle informazioni e sull’influenza di figure informali nei processi decisionali che riguardano la sicurezza nazionale.

Con la crescente preoccupazione del pubblico e della stampa, le autorità americane dovranno affrontare seri interrogativi sulla gestione delle informazioni sensibili e sulla responsabilità dei membri del governo nel proteggere dati di rilevanza cruciale.