L’ultimo viaggio di Papa Francesco svela segreti inquietanti | Emanuela Orlandi resta un mistero irrisolto

Francesco e l’Ultimo Viaggio, L’Eterno Mistero di Emanuela Orlandi

ROMA – La decisione di Papa Francesco di essere sepolto a Santa Maria Maggiore rappresenta un gesto fortemente simbolico che rompe con oltre un secolo di tradizione. Questo antico santuario mariano, dove fino ad oggi solo sei pontefici hanno trovato riposo, accoglierà il primo Papa da Leone XIII nel 1903 a non essere sepolto in Vaticano. Nel suo testamento datato 29 giugno 2022, Francesco ha espresso di voler concludere il proprio “ultimo viaggio terreno” proprio qui, in un luogo a lui caro, dove si recava in preghiera prima e dopo ogni Viaggio Apostolico.

La reazione di Pietro Orlandi, il fratello di Emanuela Orlandi, è stata particolarmente significativa. Scomparsa nel 1983, Emanuela ha alimentato per decenni uno dei misteri più inquietanti della storia italiana. “Il mio pensiero è lo stesso di ieri, di oggi e lo stesso sarà anche domani,” ha scritto Pietro, esprimendo la sua continua ricerca di verità sul destino della sorella. Questo silenzio da parte di Orlandi dopo la morte di Papa Francesco non è casuale; il Papa non ha fornito alle famiglie Orlandi le risposte che tanto cercavano.

Il mistero di Emanuela Orlandi rimane avvolto da ipotesi e segreti. Nel corso degli anni, sono state esplorate molte teorie riguardo la sua scomparsa: dalla segnalazione su presunti resti trovati in un cimitero teutonico, sottolineando che non appartenevano a Emanuela, a voci di sepolture sotto Castel Sant’Angelo e nella Nunziatura apostolica, tutte di fatto senza riscontro. Adesso, la Basilica di Santa Maria Maggiore potrebbe celare tra le sue mura un segreto legato a questa triste vicenda.

La questione si complica ulteriormente con la presenza di Enrico De Pedis, noto tra i membri della Banda della Magliana, la cui tomba si trova anche essa in un luogo sacro. “Renatino” De Pedis, assassinato nel 1990, è stato sepolto nella Basilica di Sant’Apollinare, sollevando interrogativi sulla sua separazione tra Papi e martiri cristiani. La sua sepoltura, frutto di un nullaosta dell’allora Vicario generale della diocesi di Roma, era già di per sé controversa e ha attirato l’attenzione dei media e della politica.

Uno dei principali indizi sul mistero Orlandi deriva dalle affermazioni di Maurizio Abbatino, noto come “Er Crispino.” In un’intervista, Abbatino ha suggerito un legame tra il sequestro di Emanuela e certi fondi che avrebbero potuto confluire nelle casse dello IOR, la banca vaticana. “Se non risolviamo il mistero della scomparsa di Emanuela, non potremo mai raggiungere la verità,” ha avvertito Abbatino. Questo collegamento ha alimentato sospetti e congetture riguardanti il Vaticano e il potere che lo circonda.

Mentre le domande si accumulano, una famiglia continua a vivere nel dolore e nell’attesa di chiarimenti. La storia della scomparsa di Emanuela Orlandi rimane una ferita aperta nel cuore dell’Italia e nel tessuto stesso della Chiesa, con ciascun nuovo giorno che porta con sé una rinnovata speranza di verità, ma anche una rinnovata frustrazione. Papa Francesco, con il suo ultimo viaggio, ha chiuso un capitolo, ma ha anche riaperto quello di una vicenda che, a distanza di anni, continua a restare avvolta nel mistero.