Comunità ebraica a Porta San Paolo: il potente messaggio di libertà che sorprende tutti!

Festa della Liberazione: la Comunità Ebraica di Roma onora la memoria a Porta San Paolo

ROMA – In occasione del 25 aprile, la Comunità ebraica di Roma ha commemorato la Festa della Liberazione con una solenne deposizione di una corona di fiori a Porta San Paolo. Un gesto che rappresenta un tributo non solo alla memoria storica, ma anche ai valori di libertà e giustizia, che uniscono tutti gli italiani.

Presenti all’evento il presidente della Comunità ebraica, Victor Fadlun, la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e il Rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. La loro partecipazione sottolinea l’importanza della memoria collettiva e dell’impegno civile nella costruzione di un futuro migliore.

Nel suo intervento, Fadlun ha voluto ribadire che “la memoria non è mai solo un rito”, evidenziando la rilevanza del 25 aprile come data significativa non solo per gli ebrei, ma per tutti gli italiani. Ha affermato: “La libertà, prima di essere un diritto, è stata una conquista. E noi, gli ebrei di Roma, a quella conquista abbiamo partecipato.” Queste parole hanno risuonato forti e chiare, richiamando l’attenzione sulla storicità del giorno e sull’importanza di non dimenticare il passato.

La celebrazione ha avuto luogo in un clima di sobrietà e riflessione, ma con una determinazione palpabile. “Siamo qui anche oggi. Anche quest’anno. Con fermezza”, ha concluso Fadlun, esprimendo la gratitudine della Comunità verso coloro che hanno lottato per la libertà e per la giustizia in tutti i suoi aspetti.

Questo evento si colloca all’interno di una tradizione che vuole unire e non dividere, sottolineando il ruolo che la Comunità ebraica ha avuto nella lotta per la libertà in Italia. Porta San Paolo, luogo simbolo della resistenza, ha visto così il rinnovarsi di un impegno che trascende le generazioni, mantenendo viva la memoria di una lotta comune contro l’ingiustizia e l’oppressione.