
L’ossessione mortale: la tragedia di Andrea Longo e Chiara Spatola
BOLOGNA – La tranquilla comunità di Volvera, in provincia di Torino, è stata scossa da un duplice omicidio che ha lasciato tutti senza parole. Andrea Longo, 34 anni, ha ucciso la giovane coppia di fidanzati Chiara Spatola, 29 anni, e Simone Sorrentino, 25 anni, prima di togliersi la vita. La dinamica dell’accaduto e il profondo disagio psicologico di Longo si stanno rivelando un incubo che molti non riescono a comprendere.
I genitori di Chiara hanno raccontato di come l’uomo l’avesse seguita per mesi, una vera e propria ossessione che aveva spinto la coppia a prendere in considerazione un trasferimento a Rivalta per allontanarsi da lui. Una decisione che però non era stata ancora attuata, e che si è rivelata fatale, dal momento che Longo ha agito con una violenza inimmaginabile.
Un’attenta ricostruzione degli eventi ha rivelato che Longo sarebbe arrivato a casa di Chiara e Simone poco prima delle 21, suonando il campanello. Dopo un accesso di rabbia, li ha aggrediti in casa, per poi inseguirli anche in cortile, dove ha continuato a colpirli senza pietà. Il killer ha utilizzato un coltello da sub a lama lunga, lo stesso con cui si è poi tolto la vita, tagliandosi la gola.
Un particolare inquietante è emerso dalla giornata precedente alla tragedia: Longo avrebbe contattato il servizio di emergenza sanitaria, affermando di non sentirsi bene e di essere preda di attacchi d’ansia. I soccorsi non sono intervenuti in tempo, e i vicini si sono interrogati sull’eventuale possibilità di averti evitato la strage, se solo fossi stato visitato.
Chiara e Simone, inseparabili nella loro giovane storia d’amore, sognavano un futuro insieme, con l’idea di sposarsi. Le famiglie delle vittime sono distrutte, e il dolore per la perdita di due vite promettenti è inimmaginabile. La comunità è unita nel dolore e desidera giustizia per questi due giovani amati. Mentre le indagini continuano a mettere a fuoco aspetti della vita di Longo, resta la domanda su come sia possibile che una situazione così tragica e sfuggente sia potuta accadere.
Questa tragedia ci ricorda l’importanza di prestare attenzione ai segnali di disagio e di violenza, e la necessità di un intervento tempestivo per prevenire situazioni che possono stravolgere il corso di vite innocenti.