
Dazi: Le Banche Italiane Più Vulnerabili della Media Europea
ROMA – La Banca d’Italia ha recentemente pubblicato il primo rapporto del 2025 sulla stabilità finanziaria, rivelando che le banche italiane presentano una vulnerabilità superiore rispetto alla media dell’area euro di fronte a un possibile aumento dei dazi statunitensi del 25%. Nonostante un’esposizione complessivamente contenuta ai settori più penalizzati, l’analisi mette in luce significative differenze regionali.
In particolare, il 70% del credito allocato alle imprese italiane si rivolge a settori con un calo di ricavi previsto inferiore all’1%. Tuttavia, la situazione cambia quando si osservano i settori manifatturieri più colpiti, come quelli della produzione di alimentari, macchinari e metallurgia, dove l’esposizione delle banche italiane risulta particolarmente elevata.
Un Confronto con Altri Paesi
I sistemi bancari di altri Stati membri dell’euro, noti per la loro vocazione all’export, mostrano una minore vulnerabilità ai dazi, principalmente grazie a un maggiore peso del settore immobiliare nei loro portafogli di prestiti. In Germania, ad esempio, circa un terzo dei finanziamenti alle aziende è destinato a questo settore, mentre in Italia tale quota è di poco superiore al 10%.
Secondo il rapporto di Bankitalia, i sistemi bancari più vulnerabili incluse le banche italiane, irlandesi, slovene e tedesche. Questa vulnerabilità è accentuata da un valore di esposizione media ponderata superiore alla mediana, che suggerisce che istituti bancari di maggiori dimensioni tendano a fornire una quota significativa di prestiti ai settori più esposti ai dazi.
Rischi Specifici e Outlook
Nonostante le preoccupazioni, l’analisi non ignora alcuni aspetti positivi. Si stima che solo circa il 3% dei prestiti alle aziende italiane sia associato a un calo dei ricavi superiore al 5%, soglia che in passato ha sollevato segnali di allerta sulla solvibilità delle imprese.
L’aggregazione a livello settoriale, tuttavia, potrebbe nascondere rischi specifici legati a singole aziende particolarmente vulnerabili. La Banca d’Italia suggerisce che, per una comprensione più dettagliata dei rischi in gioco, sarebbe necessario analizzare i dati a livello di singola impresa.
Conclusione
In un contesto di crescente incertezza economica a livello globale, la vulnerabilità delle banche italiane è un tema non trascurabile. Le istituzioni finanziarie del Paese devono affrontare sfide uniche rispetto alle loro controparti europee, specialmente in settori strategici. Adottare strategie mirate sarà fondamentale per mitigare i rischi legati a eventuali cambiamenti nei dazi e nella domanda internazionale.