India e Pakistan sul baratro: l’operazione imminente che potrebbe cambiare tutto!

Questa volta è guerra? L’India e il Pakistan sull’orlo del conflitto

ROMA – L’eco di un possibile conflitto tra due potenze nucleari risuona prepotentemente in queste ore. Il governo pakistano ha lanciato un allarme: "L’India starebbe pianificando un’azione militare imminente." Le tensioni, già palpabili, hanno subito una forte accelerazione dopo l’attacco del 22 aprile nel Kashmir, in cui sono stati uccisi 26 turisti.

L’incidente, avvenuto nella regione di Pahalgam, ha scosso profondamente le relazioni tra i due Paesi. Secondo i testimoni, gli aggressori avrebbero selezionato le vittime in base alla loro fede, mirandole specificamente ai cittadini induisti prima di aprire il fuoco. Questa azione ha portato l’India a definire tre presunti colpevoli – due dei quali sarebbero cittadini pakistani – "terroristi" coinvolti nell’annosa insurrezione armata del Kashmir, a maggioranza musulmana. Tuttavia, Islamabad ha prontamente respinto le accuse, chiedendo un’indagine internazionale indipendente.

Le ripercussioni diplomatiche sono state immediate e significative. L’India ha sospeso il Trattato delle acque dell’Indo, un accordo vitale per le risorse idriche tra i due stati, mentre il Pakistan ha chiuso il proprio spazio aereo ai voli indiani. La situazione si fa sempre più tesa, con il ministero degli Esteri pakistano che lancia nuovi allarmi. È stata prevista un’operazione militare indiana nel giro di 24-36 ore, definita da Islamabad come basata su "accuse infondate e pretestuose".

Dalla capitale indiana, non è giunta alcuna risposta ufficiale. Tuttavia, fonti riportano che il Comitato di gabinetto per la sicurezza nazionale, presieduto dal Primo Ministro Narendra Modi, si è riunito nuovamente per esaminare la situazione. Questo segna il secondo incontro del CCS dall’attacco di Pahalgam, e secondo indiscrezioni, Modi avrebbe garantito ai vertici militari "piena libertà operativa" nel decidere la risposta da adottare.

Nel frattempo, la situazione lungo la Linea di Controllo è caratterizzata da un aumento degli scontri a fuoco. L’esercito indiano ha denunciato una violazione del cessate il fuoco da parte del Pakistan, la sesta consecutiva, avvenuta tra martedì e mercoledì. Fortunatamente, non sono state segnalate vittime.

La comunità internazionale sta osservando con crescente apprensione. Il Segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha già avviato colloqui telefonici con i leader di entrambi i Paesi, esortandoli a evitare un’escalation che possa risultare "tragica". Gli Stati Uniti, attraverso il Segretario di Stato Marco Rubio, hanno dichiarato di voler intraprendere contatti immediati. Anche il Regno Unito ha lanciato un invito alla calma, sconsigliando i viaggi nella regione del Jammu e Kashmir.

Il mondo intero trattiene il respiro, in attesa di sviluppi che potrebbero segnare un momento decisivo nell’instabile geopolitica del subcontinente indiano.