Demolita una Villa Storica a Palermo | La Politica Ignora la Storia?

Palermo, Villa Deliella: il dibattito sul futuro dell’area di piazza Croci

È disarmante constatare come, ancora oggi a Palermo, l’interesse del privato continui a prevalere su quello pubblico. Questa è la denuncia dei consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello, che hanno espresso forte preoccupazione riguardo l’uso dell’area di piazza Croci, dove sorgeva la storica Villa Deliella, progettata dall’architetto Ernesto Basile e abbattuta negli anni ’70 durante il controverso "sacco di Palermo".

La recente autorizzazione, da parte della dirigente comunale dottoressa Vicari, per trasformare l’area in un parcheggio ha suscitato una reazione netta e indignata. I consiglieri hanno sottolineato come questa scelta non solo ignori il valore storico e culturale del sito, ma rappresenti anche una visione miope riguardo la pianificazione urbanistica, che destina l’area a scopi museali.

La mancata comunicazione alla parte politica rileva ulteriormente la gravità della situazione. Argiroffi e Forello evidenziano che chi conosce Palermo non può ignorare il significato di quel luogo per la memoria collettiva della città. "Non possiamo accettare che si tratti di una semplice svista", hanno affermato.

In questo contesto, i consiglieri hanno accolto con favore l’intervento dell’assessore Forzinetti, che ha immediatamente chiesto la revoca dell’autorizzazione. "Ringraziamo l’assessore per aver mostrato la buona fede dell’amministrazione", hanno dichiarato i politici.

Tuttavia, i consiglieri non si fermano alle parole: "Ora chiediamo che si passi dai fatti, revocando formalmente quell’atto. Palermo ha bisogno di un gesto di coraggio." Sottolineano l’importanza di ricucire la ferita lasciata dalla demolizione di Villa Deliella, proponendo la creazione di un museo dedicato al "sacco di Palermo". Questo progetto non solo rappresenterebbe un gesto di giustizia storica, ma potrebbe anche trasformarsi in un punto di forza culturale per la cittĂ .

La questione rimane aperta, e il futuro dell’area di piazza Croci sarà sotto osservazione da parte della comunità palermitana, con la speranza che il passato possa finalmente trovare la sua giusta collocazione nella memoria collettiva.