
Strage di Monreale: Oggi i Funerali di Andrea, Salvatore e Massimo
Monreale ha accolto con un lungo applauso i feretri di Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo, tristemente noti ora come le vittime di una sanguinosa sparatoria che ha scosso la cittadina palermitana. I funerali, celebrati oggi nel maestoso duomo di Monreale, hanno attirato una folla immensa che si è radunata in piazza, a pochi passi dal luogo della tragedia avvenuta in via Benedetto D’Acquisto.
Una Celebrazione di Dolore e Riflessone
La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi, che ha lasciato un segno profondo nei cuori dei presenti con le sue parole. Nel suo toccante discorso, ha sottolineato come la morte di questi giovani ci “ponga brutalmente di fronte alla gravità della situazione sociale” che stiamo vivendo, caratterizzata da una violenza che sembra dilagare senza freni.
"Non sappiamo più parlare, dobbiamo urlare; non sappiamo più dialogare, dobbiamo inveire," ha affermato l’arcivescovo, evidenziando la difficoltà di comunicazione e comprensione tra le persone, un tema che risuona sempre più nelle cronache quotidiane.
La Ricerca di Giustizia
Un messaggio chiaro è emerso dalle parole di mons. Isacchi: "Le morti di Andrea, Salvatore e Massimo ci interrogano: perché tanta ingiustizia? Perché tanta violenza?" In questa atmosfera carica di tristezza e smarrimento, l’arcivescovo ha invitato la comunità a riflettere sulla necessità di una giustizia che vada oltre quella umana, auspicando una “giustizia di Dio” che promuova la salvaguardia della vita per tutti.
"Domandare giustizia significa chiedere salvezza e vita per tutti," ha proseguito, esortando il pubblico a diventare promotori della giustizia divina in un mondo che frequentemente sembra afflitto da ingiustizie, degrado e solitudine.
Il Dolore Condiviso
Le parole dell’arcivescovo si sono rivolte anche ai genitori delle vittime, esprimendo la solidarietà di tutta la comunità. “Insieme con voi piange tutta Monreale,” ha detto, unendo il dolore personale di ogni famiglia con quello di un’intera città e, diremmo, di un’intera nazione. Diverse persone da ogni parte d’Italia hanno inviato le loro condoglianze, rivelando l’ampiezza del dolore che ha travolto non solo la cittadina palermitana ma il Paese intero.
La strage di Monreale rappresenta un punto di riflessione per tutti noi, un richiamo urgente a confrontarci con la violenza che ci circonda e a cercare un dialogo che possa riunire anziché dividere.