Trump rivela: “I magnati di internet mi amavano, ora mi baciano il culo” | Ma chi è davvero il ‘Segretario di tutto’?

Trump: “I magnati di internet mi odiavano, ora mi baciano il culo” e la rimozione di Waltz

ROMA – Un evento del tutto singolare ha caratterizzato l’ultima apparizione di Donald Trump, che si è rivolto a una platea di 30.000 studenti dell’Università dell’Alabama. In un’intervista pubblicata il 2 maggio 2025, l’ex presidente ha dichiarato con tono provocatorio: “Mi odiavano, ora mi baciano il culo”, riferendosi ai potenti magnati di internet che, secondo lui, avrebbero cambiato opinione nei suoi confronti.

Queste affermazioni, che sembrano essere diventate un modo di esprimere il suo approccio all’ego, sono state accolte con entusiasmo dai suoi sostenitori. “Elon è fantastico, gli altri adesso li conosco tutti”, ha aggiunto Trump, evidentemente cercando di rafforzare la propria alleanza con figure di spicco nel panorama tecnologico.

Il caos a Washington: la rimozione di Waltz

Mentre Trump si esibiva sul palcoscenico, un’altra tempesta si stava scatenando a Washington. Mike Waltz, Consigliere per la Sicurezza Nazionale, è stato rimosso dal suo incarico per un clamoroso errore di comunicazione. Dopo aver inserito accidentalmente il direttore di The Atlantic in una chat criptata, Waltz ha svelato dettagli top secret su operazioni militari, rovinando la propria carriera in un sol colpo.

La Casa Bianca ha inizialmente negato e poi minimizzato l’accaduto, per poi procedere con l’allontanamento di Waltz, “promuovendolo” a un ruolo presso l’Onu. Questo passaggio, affermano critici e analisti, sta trasformando la gestione della sicurezza nazionale in un contesto simile a quello di “un gruppo WhatsApp tra adolescenti”.

Marco Rubio: il nuovo “Segretario di tutto”

Al posto di Waltz, la Casa Bianca ha nominato Marco Rubio, un politico già molto noto. Il New York Times ha definito Rubio “Segretario di tutto”, sottolineando l’assurdità della situazione, in cui un singolo individuo è chiamato a svolgere molteplici ruoli, fra cui quello di Segretario di Stato, consigliere per la sicurezza e capo dell’USAID.

Questa mancanza di chiarezza e specializzazione solleva interrogativi sul funzionamento dell’amministrazione, soprattutto in un momento delicato per la sicurezza nazionale.

Un panorama caotico e da reality show

Nel contesto di questa frenesia politica, il clima a Washington ricorda sempre di più un reality show. Tucker Carlson, Steve Bannon e Laura Loomer sono solo alcuni dei nomi che girano per i corridoi, tra chiacchiere e complotti, in un’atmosfera che esprime un disincanto verso le istituzioni.

Trump, come sempre, si dimostra un maestro nel captare il vento e nell’adattarsi alla situazione, continuando a cambiare le carte in tavola a suo favore. La saga politica statunitense si arricchisce così di nuove tensioni e palcoscenici, alimentando un dibattito che è tutto fuorché concluso.

Con spettacolarità e tensione, l’era Trump si conferma intrisa di eventi sorprendenti e alterazioni della norma politica, lasciando intendere che il palcoscenico non è mai stato tanto vivace e complesso.