Lotito insulta i calciatori in una chiamata segreta | Ma è vero o è solo una trappola mediatica?

Claudio Lotito e le parole choc sui calciatori: “Hanno la merda nel cervello”

Roma, 3 maggio 2025 – Il presidente della Lazio e senatore di Forza Italia, Claudio Lotito, si trova al centro di una polemica senza precedenti dopo che una conversazione privata è trapelata in rete. Durante una telefonata con un tifoso, Lotito ha utilizzato frasi infelici per descrivere i suoi calciatori, definendoli: “hanno la merda nel cervello”.

Lotito ha immediatamente reagito a quello che considera un attacco alla sua persona e alla sua privacy. “Il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento”, ha dichiarato, annunciando di aver sporto denuncia in Questura.

La registrazione, che ha rapidamente fatto il giro dei social media, contiene anche insulti alla squadra norvegese del Bodo Glimt, che ha recentemente eliminato la Lazio ai rigori nell’Europa League. “Una squadra di pippe” è stata la definizione poco lusinghiera riservata ai rivali, a testimonianza del tono acceso della conversazione.

Lotito ha espresso la sua indignazione, affermando: “Si tratta di un atto vile e intollerabile, che condanno con la massima fermezza”. Ha sottolineato come questi episodi rappresentino una palese violazione della sua privacy e dei principi di legalità.

“Ho piena fiducia nel lavoro degli inquirenti”, ha aggiunto, confidando nella capacità delle autorità di identificare i responsabili di questo gravissimo attacco. Il patron biancoceleste ha anche consegnato i suoi cellulari agli inquirenti per facilitare le indagini e ha richiesto la cancellazione immediata del video che mostra il suo numero di telefono, presente sui social.

La vicenda ha suscitato un’ondata di reazioni in tutto il mondo del calcio, con commenti dalla critica alla solidarietà nei confronti di Lotito. Sarà interessante osservare come si svilupperà questa situazione e quali saranno le conseguenze per il presidente della Lazio e per i calciatori coinvolti.