
Mistero a Ravenna: muore dopo un’iniezione cervicale, aperta un’inchiesta
RAVENNA – La recente scomparsa di una donna di 44 anni, residente a Ravenna, ha sollevato preoccupazioni e interrogativi. Dopo un’iniezione cervicale, la donna è morta a distanza di poche ore, portando la Procura locale ad avviare un’indagine per omicidio colposo.
Il decesso e le prime indagini
Secondo quanto riportato da fonti locali, la donna, di origine sudamericana, ha accusato un malore immediatamente dopo la procedura effettuata in un laboratorio. Dopo aver cercato aiuto al Pronto soccorso, è stata trasferita in una clinica convenzionata a Lugo, dove è avvenuto il decesso. Il pubblico ministero Francesco Coco ha deciso di bloccare la salma per eseguire un’autopsia e chiarire le cause del decesso.
Sequestrati documenti e cartelle cliniche
Per fare luce sulla vicenda, sono state sequestrate le cartelle cliniche della vittima, sia dell’ambulatorio dove è stata praticata l’iniezione sia del Pronto soccorso. Il medico legale dovrà accertare la natura della sostanza iniettata e la correttezza della procedura seguita. Questo passo è fondamentale per capire se ci siano responsabilità da parte degli operatori sanitari coinvolti.
Un’indagine sotto i riflettori
Sebbene al momento non ci siano indagati, il fascicolo è aperto per omicidio colposo a carico di ignoti, segnalando la serietà della questione. Le autorità intendono approfondire gli eventi che hanno portato alla tragica scomparsa di una donna, alla quale tutti speravano di offrire aiuto, ma che purtroppo si è ritrovata a fronteggiare una situazione drammatica.
In attesa di risposte
La comunità di Ravenna è sotto choc. Ci si interroga su come una procedura comunemente ritenuta sicura possa avere portato a una tragedia simile. I prossimi passaggi legali e gli esiti dell’autopsia saranno cruciali per fare chiarezza e, si spera, giustizia in questa oscura vicenda.