
Il Giallo di Liliana Resinovich: La Vertebra e i Nuovi Sviluppi
Bologna – Il caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa nel novembre 2021 e ritrovata cadavere nel gennaio 2022, continua a alimentare misteri e interrogativi. Ultime rivelazioni pongono ora sotto una nuova luce la frattura di una vertebra, che potrebbe non essere stata causata da un’aggressione.
Secondo un comunicato stampa, un tecnico dell’obitorio ha affermato di poter essere responsabile della rottura della vertebra mentre preparava il cadavere per l’autopsia. Questa affermazione segna un punto di svolta significativo nelle indagini, che si sono concentrate per lungo tempo sulla possibilitĂ di una colluttazione con l’assassino.
La vertebra rotta era stata scoperta durante l’autopsia del 11 gennaio 2022, eseguita nella sala anatomica dell’obitorio di via Costalunga a Trieste. Tuttavia, non era emersa nella precedente TAC effettuata l’8 gennaio, alimentando speculazioni su come fosse avvenuta la frattura.
Il tecnico, descritto come un "preparato anatomico", ha dichiarato che la rottura potrebbe essere stata causata inavvertitamente durante le manovre di preparazione del corpo. Questa nuova informazione ha sollevato nuovi interrogativi per gli inquirenti, che avevano preso in considerazione varie ipotesi, incluso un incidente stradale o una violenta colluttazione.
Le Indagini e il Marito Indagato
A complicare ulteriormente la situazione è l’iscrizione nel registro degli indagati del marito di Liliana, Sebastiano Visintin, avvenuta a metà aprile. Il caso, che si era inizialmente orientato verso un possibile suicidio, ha subito una svolta con la conclusione di una seconda consulenza medico-legale, che ha stabilito che Liliana era morta per "soffocazione esterna", frutto di una morte violenta.
Nuove Analisi Tecnologiche
Parallelamente a queste scoperte, gli inquirenti hanno annunciato che effettueranno nuovi esami sui telefoni di Liliana. Entro il 9 maggio, verrĂ eseguita una copia forense dei suoi dispositivi Samsung e iPhone, con l’obiettivo di analizzare dati risalenti anche a anni precedenti. Questo potrebbe fornire elementi preziosi per ricostruire i suoi ultimi giorni e le informazioni sul contesto della sua morte.
Il 14 dicembre 2021, Liliana era scomparsa e il suo corpo fu ritrovato avvolto in sacchi della spazzatura, con due sacchetti di plastica attorno alla testa, segnando una tragica fine a una vicenda che ha colpito profondamente la comunitĂ di Trieste.
Il caso di Liliana Resinovich rimane un mistero irrisolto, e le indagini continuano a gettare nuove luci e ombre su un episodio giĂ intriso di raccapriccio e confusione.