
Il dramma della giovane attrice Milena Brandão: morta a soli 11 anni per un tumore al cervello
BOLOGNA – La notizia ha sconvolto il Brasile e il mondo dello spettacolo: Milena Brandão, giovane attrice e modella di soli 11 anni, è morta dopo una breve ma intensa battaglia contro una grave malattia. La tragica vicenda ha avuto inizio il 24 aprile, quando la bambina ha avvertito un forte dolore a una gamba durante una sfilata di moda. Inizialmente, i medici hanno attribuito i suoi sintomi a una possibile infezione da dengue, una malattia notoriamente diffusa nella regione.
La situazione di Milena, tuttavia, è rapidamente degenerata. Dopo pochi giorni, ha subito numerosi arresti cardiaci che hanno reso necessario un ricovero urgente al Grajaú General Hospital di San Paolo. La madre di Milena, Thays, ha raccontato il travaglio vissuto dalla figlia, esprimendo le sue critiche nei confronti del personale medico, accusato di aver diffuso un’errata diagnosi.
Il 2 maggio, la famiglia ha preso una decisione straziante: staccare i macchinari che tenevano in vita la piccola attrice. Questo gesto ha segnato la fine di un’agonia che sembrava strapparle via ogni speranza di guarigione.
Una volta che la situazione si è complicata ulteriormente, i medici hanno eseguito una tomografia computerizzata, scoprendo una massa di circa 5 centimetri nel cervello di Milena. La certezza sulla natura di questa massa rimaneva incerta, scatenando angoscia tra i familiari, che attendono ora l’esito di una biopsia.
Il dolore della madre si fa sentire forte anche sui social media. In un post toccante pubblicato su Instagram, Thays ha voluto rendere omaggio alla sua piccola, immagini accompagnate da parole cariche di amore e tristezza: “Hai portato luce nelle nostre vite. Mi manchi già così tanto e so che mi mancherai ancora di più nei giorni a venire”, ha scritto, esprimendo un amore eterno che va oltre la vita.
Milena Brandão, star della serie Netflix "Sintonia", lascia dietro di sé un vuoto immenso e un monito sull’importanza di una diagnosi tempestiva e accurata. Questo tragico episodio invita a una riflessione profonda sulle sfide che affronta la medicina e sulla fragilità della vita, in particolare per i più giovani.