
Caso Pierina: la drammatica protesta di Louis Dassilva in ospedale
RIMINI – La situazione di Louis Dassilva, unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli, è giunta a un punto critico dopo il suo sciopero della fame, iniziato come una forma di protesta per la sua innocenza. Dopo dieci giorni senza cibo né acqua, il 35enne, in carcere da quasi un anno, è stato ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale Infermi di Rimini.
Un ricovero forzato
Il 2 maggio, Dassilva è arrivato in ospedale in condizioni critiche, in coma metabolico, gravemente disidratato. La sua protesta era cominciata il 25 aprile, dopo che i giudici avevano respinto la sua richiesta di scarcerazione. Le sue condizioni di salute si sono rapidamente deteriorate, portando a un ricovero precauzionale.
Sciopero della fame sospeso
Fortunatamente, secondo fonti locali, Dassilva ha sospeso lo sciopero, riprendendo a alimentarsi, sebbene in modo limitato. Tuttavia, rimane sotto osservazione medica e in isolamento, la sua prognosi resta riservata, lasciando incerta la data del suo ritorno in prigione.
La testimonianza della moglie
La moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci, ha espresso profondo timore per le condizioni del marito: “L’ho trovato devastato, sia fisicamente che psicologicamente”. Ha raccontato che il 35enne è assistito con flebo e cateteri e teme che possa cedere alla rassegnazione. “Non si può arrendere adesso”, ha aggiunto, esprimendo la sua angoscia per la salute mentale di Louis.
L’attenzione politica
Il caso ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e del Parlamento, grazie all’interrogazione presentata dal deputato Aboubakar Soumahoro. Dopo una visita in carcere, Soumahoro ha chiesto l’adozione di misure alternative alla detenzione: “Lo sciopero della fame di Dassilva deve interrogarci”, ha dichiarato, sottolineando l’urgenza della situazione.
Un nuovo tentativo di scarcerazione
Le speranze di una scarcerazione potrebbero rimanere vive, con una nuova udienza prevista per il 15 maggio. Diverse fonti di indagine dovranno esprimersi di nuovo sul caso, in seguito ai rigetti precedenti, aggravati dalla salute precaria di Dassilva.
La vicenda di Louis Dassilva si intreccia con questioni di giustizia e diritti umani, portando alla luce le difficoltà di chi si trova in una situazione di vulnerabilità, al di là delle accuse che gravano nei suoi confronti.