Smartphone vietati agli under 14 | La sorprendente alleanza tra destra e sinistra per proteggere i bambini!

Smartphone vietati agli under 14: unite per un limite

BOLOGNA – Un’inusuale alleanza si sta formando tra Emilia-Romagna e Veneto, due Regioni tradizionalmente opposte sul piano politico. L’obiettivo comune è combattere l’uso eccessivo e non regolato degli smartphone tra i minori, un fenomeno che preoccupa sempre di più genitori ed educatori.

La proposta si concretizzerà durante la prima edizione degli Stati generali dell’infanzia e dell’adolescenza, in programma a Bologna dal 22 maggio al 6 giugno. Isabella Conti, assessora alle Scuole dell’Emilia-Romagna, ha annunciato l’intenzione di lanciare una legge nazionale per vietare l’uso degli smartphone ai bambini al di sotto di una certa età e all’interno delle scuole. “Non si tratta di colpevolizzare i genitori,” ha sottolineato, “ma di sensibilizzare sui rischi legati all’utilizzo precoce dei device. Se i bambini passeranno il tempo davanti agli schermi, non diventeranno cittadini consapevoli, ma semplici consumatori.”

Conti ha inoltre proposto una formazione specifica per pediatri, campagne di sensibilizzazione nelle scuole e un confronto a livello europeo sulla tassazione delle grandi aziende tecnologiche. I dati sono allarmanti: dal 2010, i ricoveri in psichiatria infantile sono aumentati del 183%, i disturbi d’ansia del 265% e quelli alimentari del 483%.

Un cuore simile batte in Veneto, dove Elisa Venturini, capogruppo di Forza Italia, ha già depositato una risoluzione per regolamentare l’uso degli smartphone tra i più giovani. Venturini propone una campagna regionale di educazione digitale accompagnata da patti educativi tra famiglie, scuole e istituzioni. “Troppi ragazzi confondono la realtà con ciò che vedono sui social, e questo può avere conseguenze drammatiche, in particolare per i più fragili,” evidenzia.

Venturini non disconosce il valore educativo degli strumenti digitali, ma sottolinea l’urgenza di un quadro normativo che offra protezione ai minori e favorisca un uso critico e consapevole. Questa proposta si inserisce in un movimento europeo sempre più forte: in Francia è già vietato l’uso dello smartphone a scuola fino ai 15 anni, e in Finlandia ci sarà un divieto totale a partire da agosto 2025, mentre Danimarca, Austria e Spagna stanno adottando misure simili.

Le due Regioni si appoggiano anche sulla petizione nazionale “Ogni tecnologia ha il suo tempo,” che chiede di fissare a 14 anni l’età minima per possedere uno smartphone e a 16 anni quella per accedere ai social. Questa iniziativa ha già ricevuto il sostegno di diverse amministrazioni regionali e di esperti della cultura e della psicologia.

In conclusione, due voci politiche diverse si uniscono in un messaggio chiaro: l’uso indiscriminato degli smartphone è una questione che tocca la sfera educativa, sanitaria e sociale. È giunto il momento che lo Stato agisca, prima che sia troppo tardi.