
Dimmi come ti chiami e ti dirò che Papa sarai: L’importanza della scelta del nome papale
ROMA – La scelta del nome che il nuovo papa adotterà è un processo carico di significato e tradizione. In questo periodo di attesa, la curiosità si concentra sul nome che l’eletto deciderà di usare. Tra i nomi storici, il più ricorrente è “Giovanni”, utilizzato ben 23 volte. Diverse testate, tra cui Radio France Internationale, evidenziano che questa scelta non è solo una formalità cerimoniale, ma una decisione con implicazioni profonde per il futuro del pontificato.
Il momento cruciale avviene dopo la fumata bianca, quando il decano del collegio cardinalizio si rivolge al prescelto in latino: “Accetti la tua elezione canonica a sommo pontefice?” e successivamente chiede: “Con quale nome vuoi essere chiamato?”. Questo annuncio, che culmina nel celebre “Habemus papam” dal balcone di San Pietro, segna l’inizio di un nuovo capitolo per la Chiesa.
L’adozione di un nome papale, non obbligatoria canonicamente, è diventata una tradizione nel corso dei secoli. Il primo papa a utilizzare un nome diverso da quello di nascita fu Giovanni II, che nel 533 scelse di abbandonare il nome di Mercurio, associato al dio del commercio, e optò per “Giovanni”, un nome che simbolizza la conversione e una nuova missione.
Dal X secolo, la prassi di cambiare nome è diventata comune tra i pontefici, mirante a rappresentare un nuovo inizio. Solo due pontefici hanno mantenuto il loro nome di battesimo: Adriano VI e Marcello II. Ogni scelta nome può rappresentare priorità e valori che il nuovo papa intende incarnare, segnalando così la volontà di riforma o di continuità .
La decisione del nome non ha regole precise. Il papa può decidere di omaggiare un predecessore, un santo o anche un familiare. Nel 1978, Giovanni Paolo I scelse di unire i nomi di Giovanni XXIII e Paolo VI, mentre Giovanni Paolo II riprese il nome del suo predecessore in seguito alla sua morte rapida, avvenuta solo 33 giorni dopo la sua elezione.
Benedetto XVI, durante il suo ponteficato, giustificò la sua scelta riferendosi a Benedetto XV, un papa che guidò la Chiesa nel difficile periodo della Prima guerra mondiale. Jorge Mario Bergoglio, scomparso di recente, ha sorpreso tutti nel 2013 con una scelta unica: rendere omaggio a San Francesco d’Assisi, sottolineando i valori di pace e fraternità .
Nel corso dei secoli, i nomi piĂą frequenti tra i pontefici sono stati Giovanni, Gregorio, Benedetto, Clemente, Leone e Innocenzo. Ogni scelta rappresenta una connessione profonda con la storia della Chiesa, facendo di ogni nuovo papa un portavoce di un messaggio significativo per il mondo.
Concludendo, la direzione che il nuovo pontefice intenderĂ prendere sarĂ inevitabilmente riflessa nel suo nome. La curiositĂ e l’aspettativa riguardano non solo un mero cambiamento nominale, ma un simbolo potente di guida e visione per il futuro.