
Tragedia a Milano: Emanuele De Maria si getta dal Duomo
Milano ha vissuto una drammatica giornata quando Emanuele De Maria, ricercato per un grave episodio di violenza, si è lanciato nel vuoto dalle terrazze del Duomo. L’episodio, avvenuto intorno alle 14:10, ha scosso non solo la città , ma ha anche rivelato una storia intricata di crimine e fuga.
I Fatti
De Maria era ricercato dalla polizia per aver accoltellato un collega di lavoro. L’uomo di 51 anni, Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, è ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Niguarda. La violenza è avvenuta all’esterno dell’hotel Berna, dove De Maria lavorava grazie a un permesso di lavoro diurno, mentre si stava svolgendo l’incidente che ha portato alla sua fuga.
Poche ore dopo l’accoltellamento, sono iniziate le ricerche di un’altra collega di De Maria, Chamila Wijesuriyauna, scomparsa in circostanze misteriose. Tragicamente, il suo corpo è stato rinvenuto nel pomeriggio, all’interno del Parco Nord, segnando un ulteriore capitolo inquietante di questa serie di eventi.
Chi è Emanuele De Maria
Emanuele De Maria, 35 anni, originario di Napoli, era già un criminale noto. Era stato condannato per l’omicidio di una giovane tunisina nel 2016 e, dopo un periodo di latitanza in Germania, era stato riabilitato con un permesso di lavoro. La sua fuga dal carcere di Bollate ha suscitato molte domande sulle misure di sicurezza e sulle procedure di concessione dei permessi ai detenuti.
Il suo gesto finale dal Duomo di Milano ha lasciato la cittĂ in stato di shock, sollevando interrogativi non solo sul suo passato criminale, ma anche sulle difficoltĂ del sistema giudiziario nel gestire i detenuti a rischio.
Conclusione
Questa tragedia mette in luce le complessità delle situazioni di detenzione e riabilitazione. Milano cerca risposte, mentre la comunità è colpita non solo dalla violenza ma anche dalle perdite inimmaginabili subite a causa di eventi così drammatici.