
Applausi a Bologna per il cardinale Zuppi dopo l’elezione di Papa Leone XIV: “Non facciamo confronti”
ROMA – La nomina di Papa Leone XIV ha suscitato grandi emozioni e applausi nella cattedrale di Bologna, dove il cardinale Matteo Zuppi ha officiato una messa di ringraziamento. Per giorni considerato il favorito al soglio pontificio, il cardinale ha sempre esortato i fedeli a mantenere la calma e non lasciarsi coinvolgere dalle “tifoserie”.
“Non facciamo i confronti (ognuno è diverso e per fortuna!)” ha dichiarato durante l’omelia, sottolineando l’importanza di ascoltare piuttosto che di concentrarsi su classifiche e ranking. Zuppi ha esortato i presenti a difendere l’unità e a riconoscere il dono che cada nuovo leader porta con sé.
“IN CONCLAVE DIFFERENTI SENSIBILITÀ, MA HO SPERIMENTATO LA FORZA DELLA COMUNIONE”
Riferendosi alle dinamiche del Conclave, il cardinale ha condiviso la sua esperienza in un contesto di “differenti sensibilità , preoccupazioni e provenienze”. Ha enfatizzato la bellezza dell’armonia e della comunione, elementi fondamentali per una Chiesa universale, capace di abbracciare le diversità senza creare divisioni.
“Interpretare le differenze come divisioni o conflitti è non comprendere la bellezza della Chiesa”, ha aggiunto Zuppi, richiamando l’attenzione sulla centralitĂ di Cristo come vero Pastore e fonte di amore.
“L’INIZIO DI PAPA LEONE SIA ANCHE NOSTRO, DI UN IMPEGNO A COSTRUIRE”
Il cardinale ha parlato anche della figura di Papa Leone XIV, evidenziando la sua umiltà e mitezza. “Abbiamo visto evidente la sua mitezza e umiltà , da figlio di Sant’Agostino che ha fatto dell’amore tra i fratelli la Regola.” Zuppi ha connesso il messaggio del nuovo Papa con un invito a coltivare un impegno collettivo per costruire una comunità di amore e solidarietà .
Ha scritto un capitolo importante, quello della Chiesa come comunità e legame di amore, in un mondo che spesso è caratterizzato da arroganza e divisione. “In un mondo pieno di arroganza, che accetta la guerra e sceglie il riarmo invece di rafforzare il dialogo”, Zuppi ha enfatizzato il valore della comunità come risposta a questa solitudine e sfiducia.
In conclusione, Zuppi ha rinnovato l’invito a tutti i presenti e ai fedeli in generale: “Il suo inizio sia anche il nostro, di un rinnovato amore e impegno a costruire, secondo la nostra personale vocazione.” La celebrazione ha lasciato un segno profondo nei cuori dei partecipanti, aprendo la strada a una nuova era per la Chiesa.