
L’Incredibile Mondo dei Regali Presidenziali negli Stati Uniti
ROMA – Una tradizione affascinante e talvolta bizzarra quella dei regali ricevuti dai presidenti degli Stati Uniti. Dalla sfarzosa scrivania “Resolute Desk”, donata nel 1880 dalla Regina Vittoria, a doni inaspettati come cagnolini e addirittura 130 kg di carne cruda, il panorama della regalistica presidenziale è un vero e proprio universo di curiosità storiche.
Doni Memorabili e Stravaganti
Un esempio emblematico è rappresentato dal regalo ricevuto da Bill Clinton e Hillary Clinton nel 1997. Il presidente dell’Azerbaigian, Heydar Aliyev, donò loro un tappeto di grandi dimensioni con i loro volti, tessuto in meno di un mese da dodici donne in turni incessanti di lavoro. Questo gesto, sebbene artistico, sottolinea l’originalità con cui i leader mondiali scelgono di esprimere la loro amicizia e diplomazia.
Durante la presidenza di George W. Bush, il leader bulgaro gli regalò un cagnolino, un dono che non trovò un posto duraturo alla Casa Bianca, piuttosto venne “girato” agli Archivi Nazionali e poi affidato a una famiglia. Un gesto che dimostra quanto possa essere complicato gestire regali di questo tipo all’interno della protocollo presidenziale.
Regali Mai Registrati
Nel 2023, una commissione di vigilanza ha messo in evidenza un episodio singolare: la scomparsa di 100 oggetti donati a Donald Trump durante il suo primo mandato. Tra questi, un dipinto a grandezza naturale del presidente e mazze da golf, per un valore totale di oltre 250.000 dollari. Questa situazione ha acceso i riflettori sulla trasparenza nella gestione della regalità presidenziale, un aspetto che solleva interrogativi sulla responsabilità nei confronti della nazione.
Regole dei Doni: Una Questione Legale
Secondo le normative statunitensi, i doni di valore inferiore a 480 dollari possono essere trattenuti dai funzionari federali, ma quelli di valore superiore devono essere registrati e smaltiti dalla White House Gift Unit, destinandoli infine agli archivi nazionali. Questo sistema rigido punta a garantire che la regalistica non diventi un mezzo di corruzione o favoritismi.
Alcuni doni eccentrico, come nel caso di Dick Cheney che nel 2005 ricevette armi per un valore complessivo notevole, mettono in evidenza come anche i membri dell’amministrazione non siano esenti da questa tradizione. L’assurdità raggiunge il culmine con i 136 kg di agnello crudo regalati a Bush, che furono distrutti dai servizi segreti.
Un’Eredità di Tradizioni e Curiosità
La biblioteca presidenziale di Barack Obama, come molte altre, custodisce migliaia di doni, tra cui oggetti peculiari come gemelli d’argento e un temperamatite a forma di autobus a due piani. Questi simboli della diplomazia non solo raccontano la storia dei presidenti, ma rappresentano anche il tessuto relazionale complesso tra gli Stati Uniti e il resto del mondo.
Chissà, infine, se Trump ha intenzione di riscattare il suo Jumbo Jet da 400 milioni di dollari. In ogni caso, il mondo della regalistica presidenziale continuerà a sorprendere e affascinare, alimentando curiosità e spunti di riflessione su ciò che significa ricevere in dono la storia.