
Il tempo stringe, ma la Russia respinge l’ultimatum sulla tregua: “È inaccettabile”
ROMA – La tensione diplomatica tra Europa e Russia continua a crescere, con Mosca che rifiuta di accettare l’ultimatum per una tregua incondizionata di 30 giorni. “Il tempo stringe”, ha affermato il portavoce del governo tedesco, Stefan Kornelius, sottolineando l’urgenza della situazione. Se entro lunedì sera non arriverà una risposta positiva da parte russa, l’Unione Europea attiverà un nuovo pacchetto di sanzioni contro il Cremlino.
Questo pressing internazionale è il risultato di incontri che si sono svolti nel fine settimana a Kiev, dove diversi leader europei hanno formalizzato la richiesta di un cessate il fuoco. Tuttavia, la reazione russa è stata di gelo assoluto. Il portavoce presidenziale Dmitry Peskov ha respinto l’ultimatum, dichiarando che “il linguaggio degli ultimatum è inaccettabile” e insistendo sul fatto che non si può trattare la Russia in questo modo.
Nel comunicato, Peskov ha ribadito che il governo russo continuerà a cercare soluzioni pacifiche durature, ma nulla sembra cambiare sul fronte delle trattative. Inoltre, non ci sono stati sviluppi sull’invito del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a un incontro diretto con il presidente russo Vladimir Putin a Istanbul, un invito che è rimasto silenziosamente in attesa di una risposta.
Nel frattempo, l’Europa si prepara al piano B, pronto a implementare misure restrittive già a partire da questa settimana. La situazione rimane tesa, con entrambe le parti che sembrano immerse in una schermaglia tattica che non fa ben sperare per il futuro della pace nella regione.