Studenti del Comune di Messina propongono un bassorilievo di Aldo Moro | Ma quanto conta realmente la memoria nel futuro dei giovani?

Una pagina di memoria e civiltà: la scuola Media “G. Mazzini” ricorda Aldo Moro a 47 anni dalla sua scomparsa

Il Comune di Messina è stato teatro di un’iniziativa significativa che ha catturato l’attenzione della cittĂ . In occasione del 47° anniversario della scomparsa di Aldo Moro, la scuola Media “G. Mazzini” ha organizzato una cerimonia commemorativa che si è tenuta il 9 maggio, trasformando il cortile dell’istituto in un’autentica arena di riflessione civile.

Il sindaco Federico Basile, presente all’evento, ha mostrato vivo apprezzamento per la proposta degli studenti, che hanno deciso di scrivere una lettera per suggerire l’installazione di un bassorilievo dedicato a Moro all’interno del Parco a lui intitolato, in Viale Regina Margherita. Questo gesto testimonia l’importanza della memoria storica e l’impegno civico delle nuove generazioni, confermando che i valori di giustizia e coesione sociale non sono solo il retaggio di un passato, ma un compito da portare avanti.

Il dirigente scolastico Nicola Labate, supportato da un gruppo di docenti, ha guidato gli alunni delle classi terze in un percorso di approfondimento sulla figura di Moro, uno dei padri costituenti del nostro Paese. Con il supporto delle professoresse Letteria Campanella e Tiziana Marchese, gli studenti sono stati coinvolti in letture e riflessioni, omaggiando così lo statista e il suo incommensurabile contributo alla democrazia italiana.

La memoria di Aldo Moro, uomo del dialogo e della mediazione, rimane un monito fondamentale per le future generazioni. «Valori come la giustizia, la coesione sociale e il rispetto delle istituzioni devono sempre essere la base del nostro futuro», ha dichiarato il sindaco.

La giornata non è stata solo un momento di commemorazione, ma ha rappresentato un vero e proprio esercizio di cittadinanza consapevole. Con la loro proposta di installare un bassorilievo, gli studenti hanno voluto trasformare la memoria in un’azione concreta, rafforzando il ruolo della scuola come presidio di legalità e partecipazione.

Questo evento è un chiaro esempio di come la memoria storica possa essere utilizzata come strumento di crescita e consapevolezza, non solo per gli studenti, ma anche per l’intera comunitĂ . Un’iniziativa che, in un momento in cui il dialogo e la riflessione sono piĂą necessari che mai, segna un passo importante verso una cultura della pacificazione e dell’inclusione.