
Sampdoria retrocessa in Serie C: una prima storica e le reazioni infuocate a Genova
GENOVA – La stagione calcistica si è chiusa con una notizia shock per i tifosi della Sampdoria: per la prima volta nella sua storia quasi ottantennale, la squadra blucerchiata è stata retrocessa in Serie C. Il verdetto è arrivato dopo il deludente pareggio 0-0 contro la Juve Stabia a Castellammare di Stabia, che ha sancito una annata disastrosa per il club.
La squadra, al rientro nella notte a Genova, è stata accolto da fischi e contestazioni da parte dei propri sostenitori. Al contrario, le strade di Genova si sono animate di festeggiamenti da parte dei tifosi del Genoa, rivali storici, che hanno celebrato la caduta dei blucerchiati con cori e fuochi d’artificio. Un clima di giubilo che ha amplificato la tensione già palpabile tra le due tifoserie.
A meno di ventiquattr’ore dalla retrocessione, la società Sampdoria ha scelto il silenzio, lasciando spazio a una vivace reazione istituzionale. Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, si è detto dispiaciuto per l’accaduto, affermando: “La retrocessione della Sampdoria mi dispiace, è un fatto che coinvolge molti liguri. Spero che la società si impegni subito per riportare la squadra ai livelli che le competono”.
Le parole di Bucci non sono state le uniche a suscitare attenzione. Silvia Salis, candidata sindaca del centrosinistra e tifosa della Sampdoria, ha espresso un’opinione forte: “È evidente che ci sia dispiacere, ma oggi siamo concentrati sulla presentazione della nostra lista. Quanto successo ribadisce la necessità che lo stadio resti pubblico e non sia soggetto alle fortune delle società calcistiche.” Salis ha criticato un controverso progetto di privatizzazione dello stadio Luigi Ferraris, previsto per avere l’80% della proprietà alla società Cds.
In risposta, il vicesindaco reggente e candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, ha dichiarato che l’intervento di Salis fosse “strumentale”, sostenendo che “è sconvolgente usare la retrocessione della Samp per un attacco politico”. Piciocchi ha difeso il piano di riqualificazione dello stadio, ribadendo che non vi saranno ripercussioni legate ai risultati sportivi.
Questa situazione, quindi, non rappresenta solo una crisi sportiva, ma sta accendendo un vivace dibattito politico a ridosso delle prossime elezioni amministrative di Genova, in programma il 25 e 26 maggio. La retrocessione della Sampdoria si sta trasformando in un tema intorno al quale si disegna il futuro sportivo e culturale della città.
La figura della Samp, ora più che mai, sembra essere il simbolo di una Genova in cerca di riscatto.