Palermo svela la Casa della Partecipazione | Una rivoluzione urbana o solo un altro progetto?

Rigenerazione urbana a Palermo: inaugurata “La Casa della Partecipazione”

Palermo lancia un’importante iniziativa di rigenerazione urbana con l’apertura di “La Casa della Partecipazione”, un progetto che mira a coinvolgere attivamente i cittadini del quartiere Kalsa. La consegna delle chiavi dell’ex Museo della Scuola è avvenuta oggi, segnando l’inizio di un percorso di cittadinanza attiva, promosso da associazioni locali come neu [nòi] – spazio al lavoro, Sguardi Urbani, Idea e Azione e Teatro Atlante.

Il progetto rappresenta la prima applicazione concreta del Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni adottato dal Comune di Palermo. L’area, attualmente in stato di abbandono, verrĂ  trasformata in un centro di quartiere multidisciplinare, aperto al pubblico e in grado di offrire servizi utili per il miglioramento della vita locale. “Vogliamo che la Casa della Partecipazione diventi un punto di incontro stabile tra cittadini, istituzioni e associazioni”, ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla.

Il programma delle attività è ricco e variegato. In particolare, saranno offerti sportelli di ascolto, laboratori di alfabetizzazione digitale, corsi didattici e percorsi teatrali. Una particolare attenzione sarà dedicata all’inclusione di individui in percorsi di giustizia riparativa, che contribuiranno attivamente alla vita del progetto. La presenza di persone con esperienze diverse intende arricchire il dibattito e le dinamiche comunitarie.

Durante la cerimonia, che ha visto la partecipazione dell’Assessore alla rigenerazione urbana Maurizio Carta e di altri rappresentanti istituzionali, si è respirato un clima di gioia e speranza. “La partecipazione, oltre a essere un processo indispensabile, ha ora una casa civica”, ha sottolineato il sindaco, riferendosi alla natura aperta e collaborativa dello spazio.

Michelangelo Pavia, referente del gruppo di lavoro della Casa, ha evidenziato l’importanza della sinergia tra le diverse associazioni coinvolte. “Questa collaborazione interdisciplinare rappresenta un esperimento di dialogo e visione collettiva”, ha affermato, esprimendo la speranza che il progetto possa diventare un fulcro stabile per le esigenze del quartiere.

L’iniziativa non è solo un’opportunità di riattivazione dei beni comuni, ma un’importante occasione per costruire una comunità coesa e solidale, in grado di affrontare insieme sfide future. La Casa della Partecipazione è, quindi, un esempio di come la cooperazione tra cittadini e istituzioni possa portare a trasformazioni concrete e durature, ponendo le basi per una città più giusta e inclusiva.