
Titolo: La Reset a Rischio: Giaconia Sollecita Interventi Immediati dall’Amministrazione Comunale
Il futuro della Reset, l’azienda che assicura servizi essenziali a Palermo, è sempre più incerto. Il consigliere Massimo Giaconia ha denunciato gravi problematiche finanziarie durante un recente incontro della Terza Commissione consiliare, rinnovando le sue preoccupazioni già espresse in sede di bilancio e in varie riunioni.
Secondo Giaconia, la recente relazione del Ragioniere Generale sul primo trimestre del 2025, sebbene riporti un risultato d’esercizio positivo di 125.167 euro, evidenzia “gravi criticità strutturali” che potrebbero compromettere la stabilità economica della Reset. Tra le problematiche segnalate, si segnala un incremento del costo del personale di oltre 1,3 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024.
Il vicepresidente della commissione Società Partecipate mette in guardia anche sulla cessazione della decontribuzione Sud e sull’aumento dell’orario di lavoro, misure che non sono state accompagnate da adeguate coperture economiche. Queste circostanze rendono instabile il mantenimento del regime full-time per i lavoratori della Reset, una categoria già provata da incertezze di vario tipo.
Giaconia ha inoltre rimarcato come l’Amministrazione comunale non abbia finora fornito le necessarie garanzie, promettendo sin dall’inizio del 2025 di attuare quanto previsto nell’articolo 28 del nuovo contratto di servizio, senza però tradurre le intenzioni in atti concreti.
La mancanza di affidamenti formali per servizi essenziali come diserbo e sanificazione da parte del Comune e la scarsa assegnazione di nuove commesse da società consorziate, come Amap, generano un clima di forte incertezza. A questo si aggiunge un quadro di spesa rigido e risorse stanziate non sufficienti a coprire il fabbisogno economico fino alla fine dell’anno.
In conclusione, Giaconia avverte che “è urgente e necessario un intervento concreto da parte dell’Amministrazione comunale”. Soprattutto, è fondamentale che il Sindaco chiarisca le reali intenzioni riguardo alla salvaguardia della Reset e alla tutela dei lavoratori, nonché alla garanzia della qualità e della continuità dei servizi pubblici essenziali per la città.
La situazione, se non affrontata tempestivamente, potrebbe portare a una nuova crisi in una delle partecipate strategiche per Palermo, e la città non può permetterselo.