Zuppi rivela un retroscena inedito | E se il Papa avesse davvero detto “no”?

Torino, il cardinale Zuppi e l’elezione del Papa: “Se fossi stato io, avrei fatto come nel film di Moretti”

Durante la presentazione del libro di Luciano Ligabue al Salone del Libro di Torino, il cardinale Matteo Maria Zuppi ha condiviso una riflessione personale sull’emozionante esperienza dell’elezione papale. Le sue parole hanno fatto risuonare le emozioni non solo dei presenti, ma anche di chi ha seguito da lontano le celebrazioni autunnali.

“Parecchi conoscono la Cappella Sistina, lì c’è il Giudizio Universale che mette un pochino di timore”, ha esordito Zuppi, descrivendo il carico emotivo che si vive in quei momenti decisivi. “Poi però arriva la luce. Non c’è stato alcun anticipo e non si poteva comunicare. Arriva l’Annuntio vobis, gaudium magnum: ‘Habemus Papam!’”. Con toni evocativi, ha dipinto il quadro di una piazza San Pietro che si riempiva di persone in attesa e gioiosa. “Era commovente, vedevi in un’attesa gioiosa persone che arrivavano fino alla fine di via della Conciliazione”.

Zuppi ha poi ricordato l’impatto emotivo del momento: “Quando hanno aperto i finestroni, mi è salito un groppo in gola, lacrime di gioia”. Una reazione che ha tracciato un parallelismo con la trama del film di Nanni Moretti, Habemus Papam, dove il protagonista, in un momento cruciale, trova il coraggio di ritirarsi. “Se fossi stato io, avrei fatto come nel film di Moretti, quando aprono il finestrone, il Papa guarda e chiude il finestrone dicendo ‘No, non ce la faccio’. Io avrei fatto così”.

In un altro momento della presentazione, Zuppi ha condiviso con il pubblico un aneddoto curioso: “Ho vinto il fantapapa durante il conclave. Mi sono accorto del fantapapa e ho avuto uno scatto di stima per i miei tifosi”. Questo accenno al gioco che circonda le elezioni papali ha suscitato sorrisi tra i presenti, mostrando un lato più umano del cardinale.

L’evento, parte integrante della manifestazione “Le Storie, la Storia. Dall’io al noi”, ha messo in luce non solo l’importanza della cultura, ma anche il legame tra fede e vita quotidiana, sostenuto dalla potenza delle parole del cardinale Zuppi. Una serata che, senza dubbio, rimarrà impressa nella memoria di chi ha avuto il privilegio di assistervi.