
A San Giovanni a Teduccio, il Pranzo di ComunitĂ di Napoli 2500 coinvolge 250 partecipanti
NAPOLI – Si è svolto oggi il secondo Pranzo di Comunità promosso da Napoli 2500, un’iniziativa che ha attirato un pubblico numeroso e appassionato. Con oltre 250 commensali, l’evento ha rappresentato un momento significativo di cittadinanza attiva, realizzato presso la Fondazione Famiglia di Maria a San Giovanni a Teduccio.
Dopo il successo del primo incontro, tenutosi all’Albergo dei Poveri, questo nuovo evento ha continuato a dimostrare la potenza generativa del progetto. In collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria, attiva da più di un secolo nel supporto ai minori e alle famiglie del quartiere, il pranzo diventa un simbolo di inclusione sociale, dialogo e partecipazione civica.
Tra i partecipanti, sono stati presenti il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e l’assessore al Turismo e alle AttivitĂ Produttive, Teresa Armato. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di mangiare insieme, affermando: “Mangiare insieme, soprattutto a Napoli, significa essere un’unica famiglia e quindi questi pranzi di comunitĂ rappresentano la nostra forza come cittadini uniti, in grado di andare oltre i confini comunali.”
L’assessore Armato ha aggiunto che il Pranzo di Comunità è un progetto fortemente sostenuto dall’amministrazione, evidenziando come la cultura, l’arte e la socialitĂ siano elementi fondanti di Napoli. Ha inoltre ricordato che la cittĂ , recentemente premiata con l’organizzazione dell’America’s Cup, è pronta a festeggiare i suoi 2500 anni di storia.
Anna Riccardi, presidente della Fondazione Famiglia di Maria, e Laura Valente, Direttrice Artistica di Napoli 2500, hanno condiviso il loro punto di vista: “La Fondazione è un presidio educativo che promuove valori di solidarietà e convivenza. Attraverso questo progetto, il pranzo diventa un’opportunità di inclusione che affonda le radici nella nostra comunità , raccontando storie, culture e identità attraverso il cibo.”
Il menĂą del pranzo ha deliziato i partecipanti con piatti tipici della tradizione napoletana. Tra le prelibatezze servite, si possono citare un antipasto di capocollo, olive e zeppoline, seguiti da ziti lardiati, salsiccia e friarielli, per concludere con sfogliatelle ricce e frolle al cioccolato.
Con questo evento, Napoli 2500 si conferma non solo come un’iniziativa culturale, ma anche come un esempio concreto di rigenerazione sociale e cittadinanza attiva. Un semplice gesto come condividere un pasto diventa potente, capace di riannodare legami e restituire dignità agli spazi comuni. In un contesto sempre più complesso, Napoli continua a guardare al futuro, custode delle sue tradizioni e delle sue comunità .