
Scontri a Milano per il Remigration Summit: tensione tra polizia e manifestanti antifascisti
ROMA – Questa mattina a Milano, in piazza San Babila, si sono registrati scontri violenti tra le forze dell’ordine e oltre mille manifestanti contrari al Remigration Summit, un raduno dell’ultradestra europea svoltosi a Gallarate, nel varesotto. "Make Europe antifa again" è stato il chiaro messaggio lanciato dai manifestanti, che hanno animato la protesta.
Al summit, al quale ha preso parte anche il generale Roberto Vannacci, europarlamentare leghista e recentemente nominato vicesegretario del partito, sono state espresse forti posizioni a favore di un "rimpatrio immediato" degli stranieri. Vannacci ha promesso di portare queste istanze all’agenda dell’europarlamento, alimentando ulteriormente le polemiche.
Dinamiche di scontro e reazioni della polizia
Secondo fonti di Repubblica, il corteo ha preso una piega violenta in breve tempo, con lanci di oggetti e fumogeni, costringendo la polizia a utilizzare idranti e lacrimogeni per disperdere la folla. Gli scontri si sono intensificati in via Leopardi, dove le forze dell’ordine hanno cercato di impedire l’avvicinamento dei manifestanti alla Stazione Cadorna.
Condanna del centrodestra
La condanna degli eventi è arrivata immediatamente dalla politica. La senatrice di Forza Italia e vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, ha sottolineato che "la deriva per cui manifestare significa aggredire le forze dell’ordine deve finire." Ronzulli ha definito i manifestanti violenti come "teppisti travestiti da manifestanti" e ha ribadito il sostegno del governo alle forze dell’ordine.
Anche Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia ha evidenziato il caos a Milano, rilevando l’influenza di gruppi come i No-global e i Centri Sociali, accusati di attacchi alle forze di polizia.
Voce della sinistra: la battaglia contro il suprematismo
Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha partecipato al presidio antifascista, dichiarando che è fondamentale fermare "questo affronto alla democrazia e alla civiltà". Fratoianni ha criticato il governo per la sua apparente indifferenza rispetto all’emergere di eventi suprematisti in Italia, sottolineando che il Paese non dovrebbe essere un "largo sicuro" per ideologie neonaziste e razziste.
Conclusione
La polemica ha unito schieramenti politici opposti sia nella condanna dell’estremismo violento che nel tentativo di promuovere un’atmosfera di civiltà e rispetto per le diversità in un contesto già carico di divisioni sociali. Gli eventi di oggi a Milano, accesi e tumultuosi, fanno presagire un’intensificazione del dibattito sulle libertà di espressione e sicurezza pubblica in Italia.