
Terribile tragedia a Montecompatri: neonata gettata nel water
ROMA – Una storia di infinita sofferenza e tragico smarrimento ha colpito la comunità di Montecompatri, un comune alle porte di Roma. Una donna di 29 anni, di origini nigeriane, è stata arrestata dopo aver partorito nel bagno di casa di alcuni amici e aver gettato il suo neonato, nato vivo, nel water.
Il corpicino è stato recuperato successivamente in un tombino collegato alle tubature di scarico dell’abitazione. Secondo gli inquirenti, il piccolo pesava circa un chilo e misurava 30 centimetri, presentando una lesione alla schiena, compatibile con una spinta nelle condutture.
L’arresto della donna è avvenuto nei giorni scorsi, grazie all’intervento della polizia della squadra Mobile della questura di Roma. La donna, difesa da un avvocato e in cerca di una spiegazione per il suo gesto, ha affermato di non avere consapevolezza della gravidanza: “Credevo fosse mal di pancia. Ho avuto due parti con cesareo e non ho capito che stava nascendo”, ha detto, rivolgendosi al personale sanitario del Policlinico Casilino.
Tuttavia, le indagini della polizia raccontano una storia diversa. I fatti risalirebbero al 12 ottobre dell’anno scorso, quando la donna avrebbe indotto il parto per poi disfarsi del neonato in modo drammatico.
Dai risultati autoptici sul corpo della neonata è emerso che la morte è avvenuta per annegamento, una tragica conclusione di una vicenda già di per sé straziante. Le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare la donna in un’abitazione nel quartiere Finocchio, alla periferia della capitale.
Oltre a questo episodio drammatico, si scopre che la donna ha altri due figli, ora affidati a parenti. Questa tragica storia mette in luce non solo la fragilità umana, ma anche la necessità di una maggiore sensibilizzazione e supporto per le future mamme in difficoltà , affinché simili tragedie non si ripetano mai più.