Il mistero di Carmela Quaranta | La veritĂ  dietro la bugia del suo ex compagno!

Uccisa a Pasqua: fermo per l’ex compagno di Carmela Quaranta

BOLOGNA – Dopo un mese di indagini e tensione, è scattato il fermo per l’ex compagno di Carmela Quaranta, la donna di 42 anni trovata strangolata nel suo appartamento. L’omicidio, avvenuto il giorno di Pasqua, ha scosso l’intera comunità di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, dove la vittima risiedeva.

Le indagini hanno preso una direzione decisiva grazie ai tabulati telefonici e alle immagini delle telecamere di sorveglianza, che hanno rivelato movimenti sospetti dell’uomo. L’ex compagno, G. S., di 56 anni, si era dichiarato estraneo ai fatti, sostenendo di non avere contatti con la donna da tre mesi, ma la verità sembrava ben diversa. Le telecamere lo hanno immortalato nei pressi della casa della vittima, mentre testimoni hanno confermato di averlo visto nelle vicinanze.

Il dramma si è consumato il 20 aprile, quando alcune conoscenti di Carmela, preoccupate per la sua assenza, hanno lanciato l’allerta. Dopo ore di tentativi di contatto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco e i carabinieri per accedere all’abitazione. Una volta all’interno, gli agenti hanno trovato la donna priva di vita nella sua camera da letto, con segni evidenti di strangolamento.

Il cellulare di Carmela non è stato rinvenuto, aggiungendo ulteriore mistero al caso. Nonostante le dichiarazioni di innocenza dell’ex compagno, l’esito delle indagini ha portato a una rapida evoluzione del quadro accusatorio. L’uomo è ora in custodia presso il carcere di Salerno, dove attende di chiarire la propria posizione.

In aggiunta, le forze dell’ordine stanno indagando un amico di G. S. che potrebbe averlo assistito dopo il delitto. Quest’ultimo è ora anch’esso sotto indagine per presunti legami con il crimine.

Il caso di Carmela Quaranta, ormai noto anche oltre i confini di Mercato San Severino, riporta l’attenzione su un tema drammatico e attuale: la violenza di genere. La comunità locale esprime, ancora una volta, la propria indignazione per una tragedia che avrebbe potuto essere evitata.