
Vance: “Non è la nostra guerra”
La chiamata tra Trump e Putin segna un momento cruciale
ROMA – In una dichiarazione sorprendente, il vicepresidente degli Stati Uniti, James David Vance, ha affermato che il conflitto tra Russia e Ucraina non è una questione americana. “È la guerra di Joe Biden, è la guerra di Vladimir Putin; non è la nostra guerra,” ha dichiarato Vance durante il volo di ritorno dal Vaticano, evocando un senso di distacco rispetto alla crisi che sta affliggendo l’Europa orientale.
Queste parole arrivano in un momento delicato, poiché è previsto un colloquio telefonico tra Donald Trump e Vladimir Putin, fissato per le 10 del mattino ora di Washington, le 16 in Italia. “Cercheremo di porvi fine, ma se non ci riusciremo, alla fine diremo: “Sai che c’è? Valeva la pena provarci, ma non andiamo oltre,” ha continuato il vicepresidente, accentuando la posizione di cautela degli Stati Uniti riguardo al conflitto.
Karoline Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha confermato l’obiettivo del presidente Trump di “ottenere un cessate il fuoco,” aggiungendo che Trump si mostra frustrato nei confronti di entrambe le parti in conflitto. Questo riflette una critica crescente all’inefficacia delle trattative diplomatiche e delle soluzioni proposte fino ad ora.
Inoltre, quando è stata posta la domanda se un incontro faccia a faccia tra Trump e Putin possa avvenire, Leavitt ha risposto positivamente, affermando che il presidente sarebbe “certamente aperto a questa possibilità.” Questa apertura suggerisce la ricerca di un nuovo approccio per ridurre le tensioni.
Se Trump fosse stato in carica nel 2022, l’offensiva russa non sarebbe mai scattata, ha concluso Leavitt, insinuando che cambi di leadership possano influenzare notevolmente dinamiche geopolitiche.
La situazione rimane fluida, ma le parole di Vance e le posizioni del governo americano pongono riflettori sulla complessità di un conflitto che, secondo alcuni, sembra allontanarsi dal coinvolgimento diretto degli Stati Uniti. Con l’imminente conversazione tra le due potenze, tutti gli occhi saranno puntati su cosa emergerà dai colloqui e quali passi potranno essere intrapresi per pacificare la regione.