Andrea Sempio diserta la procura | La difesa si scaglia contro le convocazioni lampo!

Andrea Sempio non si presenta in Procura: una scelta controversa

BOLOGNA – La giornata di oggi, 20 maggio 2025, si è rivelata alquanto tumultuosa per Andrea Sempio, indagato per il delitto di Chiara Poggi. Nella tarda mattinata, era atteso presso la Procura di Pavia per un interrogatorio a partire dalle 14, ma decide di non presentarsi. Questo rappresenta un ulteriore capitolo nella complessa vicenda che coinvolge Sempio, già indagato per omicidio per la terza volta nel corso degli ultimi diciotto anni.

La questione si complica ulteriormente per un post pubblicato sui social dalla sua avvocata, Angela Taccia, che ha scritto una frase che non è passata inosservata: “Guerra dura senza paura. Cpp we love u”, accompagnata dall’emoji di un gattino. Nonostante la scelta comunicativa controversa di in un giorno così delicato, il messaggio risulta chiaro: la difesa contesta la convocazione.

Un preavviso insufficiente

Il cuore della contestazione verte sul poco preavviso ricevuto da Sempio, per il quale la difesa ha invocato l’articolo 375 del Codice di procedura penale. Questo stabilisce che l’invito a presentarsi deve essere notificato con almeno tre giorni lavorativi di anticipo, a meno che non vi siano ragioni di urgenza. La strategia della difesa di Sempio sembra dunque mirata a contestare la legittimità dell’interrogatorio odierno, sostenendo che non sono stati rispettati i tempi stabiliti dalla legge.

Cosa avrebbero voluto chiedere?

Le domande che sarebbero state poste a Sempio avrebbero potuto toccare numerosi aspetti cruciali del caso. Gli inquirenti avrebbero voluto discutere le tre telefonate intercettate verso Chiara Poggi pochi giorni prima del delitto, oltre a indagare sul celebre “scontrino” del parcheggio, utilizzato da Sempio come alibi. Inoltre, interessanti sarebbero stati i dettagli riguardanti la sua relazione con Chiara, di cui potrebbe essersi infatuato durante quell’estate fatale del 2007.

Un elemento significativo emerso recentemente è l’arma del delitto, che potrebbe coincidere con un martello rinvenuto in un canale a Tromello. Gli investigatori sembrano avere nuovi elementi di prova, tanto che hanno deciso di riaprire un’inchiesta che ha tenuto l’Italia col fiato sospeso per quasi due decenni.

In un contesto caratterizzato da tensione e incertezze, mentre Sempio si assenta dall’audizione, è in corso il colloquio con Alberto Stasi, già condannato nel 2015 per l’omicidio di Chiara Poggi. La situazione rimane quindi aperta e le ripercussioni di questo assenteismo potrebbero rivelarsi significative in un caso che continua a catturare l’attenzione dell’opinione pubblica.