Giovanni Storti lancia un appello choc | Questo governo non ama la natura?

Giovanni Storti Contro il Nuovo Disegno di Legge sulla Caccia: "Potete Fidare di Questo Governo?"

ROMA – Giovanni Storti, noto per la sua comicità nel trio ‘Aldo, Giovanni e Giacomo’, si schiera dalla parte della natura, diventando un acceso attivista ambientale. Attraverso un post su Instagram, il comico esprime la sua profonda preoccupazione riguardo al nuovo disegno di legge sulla caccia, voluto dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha suscitato animati dibattiti nelle ultime settimane.

Le modifiche proposte nel disegno di legge stanno infatti sollevando un coro di critiche non solo da parte delle associazioni ambientaliste, ma anche tra i comuni cittadini. Storti sottolinea quanto questo provvedimento possa danneggiare l’ecosistema e la biodiversità, affermando che “la caccia diventa pratica che per legge concorre alla tutela della biodiversità e dell’ecosistema”.

Tra le principali novità del disegno di legge, Storti segnala l’espansione delle aree cacciabili e l’obbligo per le regioni di ridurre le aree protette, definite “eccessive”. Inoltre, la riapertura degli impianti di cattura per i richiami vivi e l’aumento delle specie cacciabili da sette a quarantasette rappresentano un pericolo concreto per la fauna locale.

Si potrà tenere qualsiasi uccello dal richiamo vivo" e "verrà consentita la caccia in aree demaniali, come spiagge e boschi”, aggiunge il comico, mettendo in evidenza la gravità di tali misure. A ciò si sommano altre preoccupazioni, come la possibilità di cacciare durante i periodi di nidificazione e di notte, quando gli animali sono particolarmente vulnerabili.

Storti non si limita a descrivere le preoccupanti disposizioni legali; egli mette anche in evidenza l’assurdità delle sanzioni previste per chi protesta contro l’uccisione di animali durante i controlli, che possono arrivare fino a 900 euro. “Non cambia nulla per reprimere il bracconaggio e il traffico di animali,” sottolinea, lasciando trasparire la sua frustrazione.

Concludendo il suo accorato appello, Storti chiede: “Se tenete alla natura, se tenete agli animali che la vivono, se tenete a voi stessi che volete vivere la natura, potete ancora dare fiducia a questo governo?” La sua provocatoria domanda riecheggia, invitando tutti a riflettere sulle implicazioni del disegno di legge e sul futuro della fauna selvatica in Italia.

In un momento in cui la consapevolezza ambientale è più che mai cruciale, le parole di Giovanni Storti rappresentano un grido d’allerta che non può essere ignorato. È tempo per i cittadini di intervenire e far sentire la propria voce in difesa della natura.