Spari contro diplomatici a Jenin | L’inaspettato attacco che ha scosso l’Europa!

Spari ai diplomatici in visita a Jenin: interviene il viceconsole d’Italia

Roma, 21 maggio 2025 – Durante una visita di oltre trenta diplomatici al campo profughi di Jenin, nel nord della Cisgiordania, l’esercito israeliano ha openfire. I colpi, sparati in aria come avvertimento, hanno destato panico tra i membri della delegazione, che includeva ambasciatori e funzionari provenienti da Europa, Asia e altri paesi.

Le autorità israeliane sono attualmente impegnate a chiarire i dettagli dell’incidente. Secondo dichiarazioni rilasciate da Ahmed al-Deek, un ufficiale del ministero degli Esteri palestinese, i diplomatici erano in visita per osservare la situazione nel campo, attualmente sotto il controllo militare di Tel Aviv dal 21 gennaio scorso.

Tra i diplomatici c’era anche Alessandro Tutino, viceconsole d’Italia a Gerusalemme, il quale è stato immediatamente rassicurato dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sul suo stato di salute. "Ho appena parlato con Alessandro Tutino, che sta bene e che era fra i diplomatici nel mirino degli spari," ha affermato Tajani su un social network.

Il ministro ha poi condannato l’accaduto, dichiarando che "le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili" e richiedendo al governo israeliano di fornire urgentemente chiarimenti sull’incidente.

La delegazione diplomatico intendeva mettere in luce il tragico stato del campo di Jenin, sempre più al centro di tensioni tra Israele e Palestina. Media locali e internazionali hanno riportato l’evento, evidenziando la gravità della situazione e la preoccupazione della comunità internazionale per la sicurezza delle missioni diplomatiche in zone di conflitto.

La speranza è che i fatti vengano presto chiariti, e che incidano positivamente sui processi diplomatici nella regione.