
Terzo mandato: Piantedosi chiarisce, “Nessuna crisi, solo discussione tecnica”
ROMA – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha messo a tacere le polemiche che si sono alzate dopo la recente impugnativa da parte del governo della legge sul terzo mandato approvata dalla Provincia autonoma di Trento. Intervenuto nella trasmissione ‘Ping pong’ su Radio 1 Rai, Piantedosi ha sottolineato che “non c’è stata nessuna reale spaccatura politica all’interno del governo”. Secondo lui, la questione è stata esaminata unicamente da un punto di vista tecnico e giuridico.
Il ministro ha spiegato che si è valutata l’opportunità di rimettere la questione alla Corte Costituzionale, tenendo conto anche che le elezioni nella provincia sono programmate per il 2028. “C’è quindi tempo per rimettere la questione”, ha aggiunto, cercando di tranquillizzare gli animi.
Il dissenso all’interno della Lega: Durante la discussione, è emerso un parere contrario da parte della Lega, il che ha sollevato interrogativi sulla possibile apertura di una crisi politica. Tuttavia, Piantedosi ha affermato con fermezza: “Le discussioni in Consiglio dei Ministri sono sempre vive, autentiche, concrete”.
Il ministro ha insistito sull’importanza di valorizzare le discussioni, che possono affrontare temi cruciali senza necessariamente sfociare in crisi politiche. “Un minuto dopo era tutto come prima”, ha dichiarato, dissipando così i timori di una frattura nel governo.
In conclusione, Piantedosi ha affermato che la decisione finale sulla norma spetterà alla Consulta. “Se c’è da rifare una riflessione di carattere generale, questa troverà composizione in altri tavoli politici di confronto tra i partiti”, ha concluso.
Il focus ora si sposta sulla Corte Costituzionale, in attesa di una risoluzione su un tema che nei prossimi anni potrebbe influenzare profondamente la politica trentina e il suo assetto governativo.