
Washington DC in Shock: Uccisi Due Membri dell’Ambasciata Israeliana
Una tragica sparatoria ha scosso Washington DC nella serata del 21 maggio, quando due membri dello staff dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi da un assalitore. I due, una giovane coppia in procinto di sposarsi, si stavano allontanando dal Capital Jewish Museum dopo aver partecipato a un evento organizzato dall’American Jewish Committee quando l’uomo ha aperto il fuoco.
Secondo quanto riportato da diverse fonti, tra cui il Washington Post, l’autore della sparatoria è Elias Rodriguez, un trentenne di Chicago. Testimoni affermano di averlo visto comportarsi in modo sospetto prima dell’attacco, camminando avanti e indietro nei pressi del museo. Dopo aver commesso il gesto, Rodriguez è entrato nell’edificio e lì è stato trattenuto dalla sicurezza.
Sui social media, è circolato un video che mostra l’uomo arrestato mentre grida “Free Palestine”, un’azione che ha ulteriormente acceso il dibattito sulle motivazioni dietro questo crimine.
Le reazioni ufficiali non si sono fatte attendere. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha condannato l’episodio definendolo un atto di antisemitismo. Ha dichiarato: "Questi orribili omicidi a Washington devono finire, ora. Odio e radicalismo non hanno posto negli Stati Uniti". Anche Isaac Herzog, presidente di Israele, ha bollato l’incidente come “un atto spregevole di odio e di antisemitismo”.
Questo tragico evento ha risuonato profondamente nella comunità ebraica, intensificando le preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’aumento dell’antisemitismo negli Stati Uniti. La sparatoria, avvenuta in un contesto già teso sul fronte delle relazioni israelo-palestinesi, pone interrogativi sulla crescita del radicalismo e sulla necessità di un dialogo costruttivo.
In questo clima di incertezze e tensioni, non resta che sperare che giustizia venga fatta e che simili atti di violenza non si ripetano mai più.