Trump minaccia dazi folli all’Europa | Le Borse in caduta libera e i cittadini si dividono!

Trump minaccia l’Europa: "Dazi al 50% dal 1 giugno". Mercati in subbuglio

ROMA – Il ritorno delle tensioni commerciali è segnato da un colpo di scena. Donald Trump, ex Presidente degli Stati Uniti, ha rilanciato le sue minacce dicendo che imposterà dazi del 50% sull’importazione di beni dall’Unione Europea a partire dal prossimo 1 giugno. Commentando la situazione su Truth, Trump ha dichiarato: "È molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea; le nostre discussioni non stanno portando a nulla di buono. L’Unione è stata creata per fregare il commercio degli Stati Uniti."

Quest’ultima affermazione sembra essere parte di una strategia per mascherare un’insoddisfacente mediazione tra Ucraina e Russia, dove i risultati hanno deluso le aspettative. Tuttavia, le sue invettive non si limitano solo all’Europa. Trump ha puntato il dito anche contro Apple.

“Ho informato Tim Cook di Apple che mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti siano prodotti negli Stati Uniti, non in India o altrove." Ha proseguito minacciando che, in caso contrario, l’azienda sarà soggetta a dazi del 25%. Questa dichiarazione ha sollevato preoccupazioni tra gli investitori, con ripercussioni immediate sui mercati finanziari.

La reazione delle borse europee è stata drammatica. La Borsa di Milano ha visto un calo superiore al 3%, con MPS che ha subito una perdita del 7%. Le perdite non si sono fermate qui; Unicredit e Stellantis hanno visto i loro titoli crollare del 5%. Anche le altre piazze europee hanno fatto registrare segni negativi, con Paris in calo del 2,7% e Francoforte del 2,5%. Londra ha seguito la tendenza, contribuendo a un clima di crescente incertezza.

In sintesi, mentre Trump rialza il tono delle sue minacce commerciali, l’Europa e i mercati sembrano prepararsi a una nuova tempesta economica. La reazione dei mercati, un chiaro segnale di nervosismo tra gli investitori, lascia presagire che il clima di tensione potrebbe avere ripercussioni a lungo termine sull’economia globale.