
Roma, un murale controverso scuote le coscienze: Laika attacca il Governo Israele
ROMA â Durante la notte, davanti al liceo Manara in via Basilio Bricci, un murale provocatorio dellâartista Laika ha fatto la sua apparizione, suscitando immediate polemiche ed emozioni. Intitolato âLa Soluzione Finaleâ, lâopera ritrae un bacio tra Adolf Hitler e Benjamin Netanyahu, il premier israeliano, insinuando un collegamento tra le atrocitĂ della Seconda Guerra Mondiale e l’attuale conflitto in Gaza.
"Ho scelto unâimmagine estrema per scuotere stampa e opinione pubblica," ha dichiarato Laika. Secondo lâartista, il governo israele, in collaborazione con Stati Uniti e Unione Europea, sta conducendo un’operazione di annientamento sistematica del popolo palestinese. âLâoperazione âCarri di Gedeoneâ rappresenta una pulizia etnica," ha continuato, evidenziando che l’81% della Striscia è attualmente occupata e che la popolazione civile vive in condizioni di estrema sofferenza.
Laika ha descritto Gaza come âuna prigione a cielo apertoâ, affermando che i bombardamenti hanno causato la morte di decine di migliaia di civili, inclusi oltre 20.000 bambini. âLa fase successiva sarĂ la deportazione dei sopravvissuti,â ha avvertito, lanciando un grido dâallerta sulle conseguenze di questa crisi.
Un grido contro l’ipocrisia â Il murale è anche un atto di accusa contro l’ipocrisia degli occidentali. Lâartista ha osservato che mentre l’Europa ha imposto sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina, âtace di fronte ai crimini israeliani.â Ha esortato le comunitĂ ebraiche a prendere posizione contro Netanyahu, sostenendo che chi ha vissuto lâorrore dell’Olocausto non può rimanere indifferentemente in silenzio di fronte alle sofferenze del popolo palestinese.
Critiche al governo italiano â Laika ha anche pungolato l’operato dell’Italia, che si proclama âpro-vitaâ, ma ignora la morte di migliaia di bambini, citando il caso di Alaa al-Najjar, pediatra che ha perso nove dei suoi dieci figli a causa di un attacco aereo israeliano. âNon abbiamo imparato nulla dal passato,â ha aggiunto, sottolineando come la continua repressione si riflette sulla democrazia e sui diritti umani in tutto il mondo.
Con questa opera, Laika ha sollevato una questione cruciale e provocatoria: la nostra responsabilitĂ nell’affrontare le ingiustizie globali. "La fine di Gaza coinciderĂ con la nostra fine in termini di democrazia e di difesa dei diritti umani,â ha concluso lâartista, lasciando un messaggio che invita alla riflessione profonda su temi di grande attualitĂ .
La ripercussione di questo murale, sia a livello locale che internazionale, promette di infiammare ulteriormente il dibattito giĂ caldo sulle questioni israelo-palestinesi e sullâatteggiamento dellâOccidente nei confronti di conflitti contemporanei.