
Scatta l’allerta a Bologna: "Evacuate la zona della Torre Garisenda"
BOLOGNA – Questa mattina la città è stata scossa da un allarme di evacuazione che ha destato il panico tra i cittadini. "Sta crollando la torre Garisenda, evacuare subito la zona", ha lampeggiato l’annuncio, generando una frenesia collettiva. Tuttavia, come ha spiegato l’assessora alla Protezione civile del Comune di Bologna, Matilde Madrid, si è trattato di un disguido durante le operazioni di montaggio di un sistema di allerta.
In una conferenza stampa, Madrid ha chiarito che l’allerta non era effettiva. "Abbiamo immediatamente informato i cittadini che non ci sono pericoli", ha dichiarato. È stato un errore, ma ha messo in evidenza un dato importante: il sistema di allerta ha funzionato. "La reazione dei cittadini è stata rapida e responsabile," ha sottolineato l’assessora.
Tuttavia, l’errato avviso ha generato scene di vera paura. Erika Seta, coordinatrice regionale di Azzurro Donna Fi, ha raccontato di persone che si sono riversate in strada in pigiama o in mutande, e di donne uscite dai parrucchieri con la tinta in testa. "Le persone erano spaventate e non sapevano dove andare," ha aggiunto Seta. Questo falso allarme ha rivelato, secondo lei, "falle pericolose nel piano di evacuazione".
Annamaria Cesari, consigliera di Fi del quartiere Porto-Saragozza, ha confermato che la situazione si è trasformata in un caos. "La gente si è mossa senza una direzione, sottolineando l’urgenza di informare meglio i cittadini su come comportarsi in caso di emergenza." La Cesari ha lamentato che le informazioni fornite in passato, come quelle durante l’It Alert, non sono state sufficienti.
"Una cosa è la teoria, altra è la pratica," ha detto Cesari. La confusione ha posto in evidenza la necessità di una comunicazione più chiara e tempestiva, non solo attraverso i sistemi di emergenza mobili, ma anche attraverso gli altoparlanti che avevano originariamente diffuso l’allerta. "È inammissibile che la comunicazione non sia stata gestita in modo efficace da parte della Polizia locale e del Comune," ha concluso.
Un pomeriggio di paura ha così rivelato non solo la capacità di reazione degli abitanti di Bologna, ma anche una chiara necessità di rivedere le procedure di emergenza per garantire maggiore sicurezza e ordine in situazioni critiche.