Trader svizzero arrestato per sequestro a New York | Chi c’è davvero dietro questa violenza tra criptovalute?

Cittadino italiano sequestrato a New York: arrestato un trader svizzero

ROMA – L’emergere di un inquietante caso di sequestro a New York ha suscitato l’attenzione delle autorità e dei media internazionali. William Duplessie, un trader svizzero noto nel settore delle criptovalute, si è consegnato spontaneamente alla polizia della Grande Mela, ritenuto il secondo responsabile del sequestro di Michael Valentino Teofrasto Carturan, un cittadino italiano che ha subito diciassette giorni di torture in un lussuoso appartamento nel cuore di SoHo.

Le indagini, che hanno portato all’arresto di Duplessie, si sono intensificate dopo quello di un altro trader, John Woeltz, avvenuto il 24 maggio. Woeltz era stato arrestato in seguito a un blitz della polizia scattato pochi minuti dopo la drammatica fuga della vittima. Carturan, visibilmente scosso e scalzo, era riuscito a chiedere aiuto a un agente in strada, immortalato in immagini che mostrano il suo stato disperato.

Durante l’operazione, gli agenti hanno trovato Woeltz in accappatoio, e il suo arresto ha avviato una serie di interrogatori che hanno successivamente portato alla cattura di Duplessie.

A offrire un’ulteriore angolazione sulla storia è stata Joan Woeltz, madre di John. In un’intervista al New York Daily News, ha descritto suo figlio come "un entusiasta precoce del mondo crypto", ma anche come una persona vulnerabile, affermando che sarebbe stato "manipolato e isolato dalla famiglia da un altro trader". Sebbene non menzioni esplicitamente Duplessie, i suoi commenti suggeriscono che ci siano ulteriori retroscena da esplorare.

Nell’ambito delle indagini, è spuntato anche il nome di Beatrice Folchi, una giovane italiana di 24 anni che lavora come assistente personale di Woeltz. Dopo essere stata ascoltata dagli inquirenti, Folchi è stata rilasciata, non risultando al momento indagata.

Il caso, carico di interrogativi, si snoda attorno a un intricato tessuto di interessi economici, criptovalute e relazioni personali deteriorate, dando vita a un’escalation di violenza che ha sconvolto la comunità. Le autorità continuano a indagare per chiarire i motivi del sequestro e il ruolo specifico di ognuno dei soggetti coinvolti, in un affare che sembra promettere sviluppi sorprendenti.