Ucraina, Zuppi: “Occorre rafforzare il dialogo e costruire un’architettura di pace”
ROMA – Durante l’introduzione al Consiglio permanente dei vescovi italiani, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), ha lanciato un accorato appello per intensificare il dialogo in Ucraina. “Il nostro sguardo si rivolge anche all’Ucraina nell’auspicio che i fili del dialogo, giĂ così difficili, siano rafforzati”, ha affermato Zuppi, sottolineando la necessitĂ che tali sforzi siano supportati da garanzie solide all’interno di un quadro che possa promuovere una pace duratura e sicura.
Il cardinale ha anche evidenziato l’urgenza di affrontare non solo la questione ucraina, ma anche i numerosi conflitti che lacerano il mondo oggi. “Non possiamo però dimenticare i tantissimi conflitti che insanguinano il pianeta,” ha detto, esprimendo la sua preoccupazione per le popolazioni di Asia, Africa e America Latina, gravemente colpite dalla guerra. "Il cristiano è un artigiano di pace, che dal suo cuore trae la forza di una pace disarmata e disarmante," ha aggiunto, richiamando l’attenzione sull’importanza di una pace costruita con determinazione e compassione.
Zuppi ha richiamato a due momenti storici significativi: l’ottantesimo anniversario della fine della Seconda guerra mondiale e il settantacinquesimo anniversario della Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950. “Questi eventi ci ricordano l’importanza della pacificazione e dell’integrazione comunitaria,” ha commentato, sottolineando come i fondatori dell’Europa abbiano lavorato per ricostruire la pace nel continente e nel resto del mondo.
“AffinchĂ© la pace non sia una tregua, occorre imparare a pensarci non solo vicini ma insieme,” ha dichiarato il presidente della Cei, insistendo sulla necessitĂ di promuovere soluzioni pacifiche ai conflitti. Ha messo in evidenza l’urgenza di rafforzare le organizzazioni internazionali preposte a questa missione.
Infine, Zuppi ha concluso con un appello a costruire una “architettura di pace” che si basi sui valori fondamentali dell’Europa, mantenendo il rispetto per la dignitĂ umana al centro delle interazioni comunitarie. “L’Europa non può essere ridotta a diritti individuali o burocrazia, perchĂ© è fondata sulla difesa della persona nel suo valore indiscutibile e nella sua relazione con la comunitĂ .”
In un contesto globale sempre piĂą complesso, le parole del cardinale Zuppi risuonano come un invito a riflettere sull’importanza del dialogo e della cooperazione per affrontare le sfide attuali e costruire un futuro di pace.