
Gaza, caos al centro aiuti di Rafah: 3 morti e 47 feriti
ROMA – Almeno tre persone hanno perso la vita e 47 sono rimaste ferite in seguito a un intervento dell’esercito israeliano al centro di distribuzione degli aiuti umanitari, gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), situato nel sud di Gaza. La tragedia è avvenuta nel contesto di una folla in attesa di ricevere pacchi alimentari, stipata in recinzioni circondate da filo spinato e costretta a restare sotto il sole per lunghe ore.
Secondo le autorità locali, il bilancio delle vittime parla di tre morti e 46 feriti, mentre l’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi riporta 47 feriti. L’esercito israeliano, da parte sua, afferma di aver sparato soltanto “colpi d’avvertimento in aria” per disperdere la folla. Queste affermazioni sono state accolte con scetticismo, e il consorzio Ghf ha respinto le accuse di responsabilità nell’accaduto.
Le Nazioni Unite condannano il piano per gli aiuti umanitari. Stephane Dujarric, portavoce del segretario generale Antonio Guterres, ha descritto le immagini della folla ammassata per ricevere aiuti come “a dir poco strazianti”. La comunità internazionale ha infatti espresso preoccupazione per il nuovo meccanismo che esclude le agenzie Onu e le organizzazioni umanitarie dalla distribuzione degli aiuti, suggerendo che “questo piano non si basa su principi accettabili”.
Addirittura, secondo report di Al Jazeera, anche gli aiuti che riescono a essere distribuiti rischiano di non essere utilizzabili a causa del taglio dell’acqua e della corrente elettrica da parte di Israele, che impedisce la preparazione di beni alimentari come pasta, lenticchie e ceci.
Oggi segna il 599° giorno di conflitto e il numero complessivo di morti nella Striscia di Gaza ha superato le 54.000 unità, con 123.129 feriti documentati. Oltre alla crisi alimentare, la popolazione subisce attacchi mirati a obiettivi civili, tra cui i recenti bombardamenti che hanno colpito la casa del giornalista palestinese Osama Al-Arabid, che ha perso otto membri della sua famiglia in un simile attacco.
UnICEF ha reso noto i numeri tragici: “Dalla fine del cessate il fuoco il 18 marzo scorso, 1.309 bambini sono stati uccisi e 3.738 feriti”, portando il totale a oltre 50.000 bambini afectados dall’ottobre 2023. La situazione in Gaza continua a essere critica, mentre la richiesta di aiuti umanitari cresce di giorno in giorno.