Oltre 50.000 bambini vittime della guerra a Gaza | Perché il mondo resta in silenzio?

Oltre 50.000 bambini uccisi o feriti a Gaza: l’UNICEF lancia un allarme disperato

ROMA – La guerra in corso a Gaza continua a mietere vittime innocenti, e le ultime stime dell’UNICEF sono raccapriccianti. Il Direttore regionale dell’UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder, ha dichiarato che da ottobre 2023 oltre 50.000 bambini sono stati uccisi o feriti. Un numero che rappresenta non solo statistiche, ma vite spezzate e futuri distrutti.

Recentemente, due attacchi nella Striscia di Gaza hanno suscitato una vivida testimonianza dell’atrocità della situazione. Nell’arco di 72 ore, si sono susseguiti eventi terrificanti, tra cui l’estrazione di bambini bruciati e smembrati dalle macerie di una casa a Khan Younis. Di una famiglia di dieci fratelli, solo uno è sopravvissuto, ma con gravi ferite.

Beigbeder ha descritto un altro tragico evento che ha avuto luogo a Gaza City, dove un attacco a una scuola ha provocato la morte di almeno 31 persone, tra cui 18 bambini. Queste notizie, spiega, si sommano a un lungo elenco di violazioni inammissibili dei diritti dei più vulnerabili: “Le gravi violazioni contro i bambini, il blocco degli aiuti, la fame e sfollamento forzato” sono diventati elementi costanti della vita nella Striscia.

L’ultimo cessate il fuoco, avvenuto il 18 marzo, ha portato a un incremento del numero di vittime: 1.309 bambini uccisi e 3.738 feriti solo da quel momento. “Quante altre vite devono essere perse prima che la comunità internazionale agisca?”, si chiede Beigbeder, esortando tutte le parti in conflitto a fermare le violenze e proteggere i civili.

In una nota evidente, l’UNICEF ribadisce la necessità di aiuti umanitari immediati e ribadisce l’importanza di rispettare il diritto internazionale. “I bambini di Gaza hanno bisogno di protezione, cibo e medicine. Ma più di ogni altra cosa, hanno bisogno di azioni decisive”, conclude l’appello.

All’eco di questi appelli si unisce anche il grido del Papa, Leone XIV, che nella sua udienza ha esclamato: “Dalla Striscia di Gaza si leva sempre più intenso al cielo il pianto delle mamme e dei papà”. Il pontefice ha rinnovato l’appello per un cessate il fuoco immediato e la liberazione di tutti gli ostaggi, sottolineando l’urgenza della situazione.

La comunità internazionale sembra dover affrontare una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo, un’occasione che chiama a un’azione immediata e significativa, per non lasciare che altri bambini diventino vittime di un conflitto che sembra non avere fine.