Ucciso il capo di Hamas: la caduta di un gigante | Hamas senza comando, chi sarà il prossimo leader?

Netanyahu Conferma: Ucciso il Capo di Hamas a Gaza

Roma – La notizia era già nell’aria, ma oggi è arrivata l’ufficialità da parte del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu: Mohammed Sinwar, capo operativo di Hamas nella Striscia di Gaza, è stato ucciso il 13 maggio in un raid israeliano sull’ospedale di Khan Yunis.

Questa conferma segna un ulteriore colpo per Hamas, in un periodo già critico per il movimento islamista. La morte di Sinwar, immediata e decisiva, si inserisce in un contesto di intensi attacchi militari israeliani che hanno minato gravemente la leadership del gruppo. La notizia era stata anticipata da fonti interne a Hamas e rilanciata da testate internazionali come il Wall Street Journal e Al Arabiya, ma ora diventa ufficiale.

Con la scomparsa di Mohammed Sinwar, un altro tassello della vecchia guardia di Hamas viene a mancare. Suo fratello, Yahya Sinwar, era già stato ucciso lo scorso ottobre, una perdita che aveva scosso le fondamenta del movimento. Queste morti consecutive hanno lasciato Hamas senza figure di spicco, aumentando l’incertezza su chi possa prendere il comando. Attualmente, non sembra esserci un successore designato per Mohammed, creando ulteriori interrogativi sulla futura strategia del gruppo.

L’assenza di una leadership definita si fa sentire in un momento in cui la catena di comando è sempre più distante dal terreno. Mentre le forze militari di Hamas continuano a operare nei tunnel e a mantenere una certa capacità di propaganda, la mancanza di aprodditati comandanti sul campo potrebbe indebolire ulteriormente il movimento.

In conclusione, l’uccisione di Mohammed Sinwar rappresenta non solo una vittoria strategica per Israele, bensì un importante squilibrio nel panorama di leadership di Hamas. Con i suoi dirigenti decimati, l’organizzazione si trova a fronteggiare sfide sempre più complesse nella già intricata situazione della Striscia di Gaza.