Approvata la legge Brambilla: 60mila euro di multa e carcere fino a 4 anni per chi maltratta gli animali | È finalmente giunto il momento di fare giustizia?

Approvata la Legge Brambilla: Un Nuovo Capitolo per la Tutela degli Animali in Italia

ROMA – È stato un giorno storico per la causa animale in Italia. Il Senato ha approvato in via definitiva la cosiddetta "legge Brambilla", un provvedimento fortemente voluto e atteso per oltre vent’anni. La riforma segna un cambiamento radicale nella prospettiva di tutela degli animali, che ora vengono riconosciuti come esseri senzienti e non più come oggetti di cui prendersi cura basandosi solo su un sentimento umano.

Questa legge elimina l’impunità preesistente per i crimini contro gli animali. Le pene per la loro uccisione possono arrivare fino a quattro anni di carcere, con sanzioni pecuniarie che possono toccare i 60 mila euro, soprattutto nei casi in cui si fanno uso di sevizie o si prolungano le sofferenze. Anche in caso di maltrattamento, le pene non sono da meno: fino a due anni di reclusione e multe sino a 30 mila euro sono ora normate.

Un altro aspetto fondamentale della legge è rappresentato dalle sanzioni per chi partecipa a combattimenti non autorizzati tra animali. Chiunque partecipi, anche solo in forma marginale, rischia pene fino a due anni di detenzione e multe di 30 mila euro; gli organizzatori, invece, possono affrontare una reclusione fino a quattro anni e sanzioni fino a 160 mila euro.

La legge introduce anche il divieto universale di tenere i cani alla catena, un provvedimento atteso da molti attivisti animalisti. Per le associazioni che operano nel campo della protezione degli animali, vi sarà ora la possibilità di ottenere l’affido definitivo di animali sequestrati, previa cauzione stabilita dal giudice.

Nuove Normative Sulla Protezione degli Animali

Tra le innovazioni normative troviamo il Titolo IX bis del Codice Penale, intitolato "Dei delitti contro gli animali", che privilegia la protezione diretta degli animali, superando così la mera tutela del loro legame con l’essere umano.

Specifiche sanzioni sono state previste per una serie di reati, inclusi:

  • Uccisione di animali, punibile con pene da sei mesi a tre anni e multe da 5 a 30 mila euro.
  • Maltrattamento di animali, con sanzioni simili.
  • Combattimenti tra animali, con pene più severe per chi promuove tali attività.
  • Traffico di cuccioli e abbandono, che ora avrà aggravi di pena in base alle circostanze.

Per tutti questi reati ci sono aggravanti peculiari, come quelle che si applicano se i crimini sono commessi in presenza di minori o se diffusi tramite canali informatici.

La Voce di Michela Vittoria Brambilla

"Una grandissima vittoria per l’Italia e per chi ama gli animali", ha dichiarato Michela Vittoria Brambilla, promotrice della legge. Brambilla ha evidenziato l’importanza di questa riforma nel mettere fine all’impunità che ha caratterizzato il passato e nel riconoscere gli animali come vittime di reati.

"Finalmente, il nostro Codice Penale non tutelerà più solo il sentimento dell’uomo per gli animali, ma direttamente gli animali stessi," ha affermato la deputata. “Questa legge rappresenta un grande passo avanti nella civiltà del nostro Paese”.

Brambilla ha anche espresso riconoscenza verso la presidente di Noi Moderati, Maurizio Lupi, e la premier Giorgia Meloni, per il loro sostegno nell’attuazione di questa riforma "in nome di tutti gli italiani" e di "tutte le vittime mute e indifese" che hanno subito la crudeltà umana.

Conclusione

Con la legge Brambilla, l’Italia si pone all’avanguardia nella protezione degli animali, affermando un principio fondamentale della civiltà: la considerazione per coloro che non possono difendersi. Questo provvedimento rappresenta non solo un cambiamento normativo, ma anche un invito alla responsabilità collettiva. Il rispetto per gli animali è ora un diritto proclamato in pieno, e il passo fatto ieri segna un’importante evoluzione nel riconoscimento dei diritti degli esseri senzienti.