L’ambasciatore palestinese in lacrime per i bambini di Gaza | È ora di affrontare la verità?

EMERGENZA UMANITARIA A GAZA: L’AMBAZZATORE PALESTINESE IN LACRIME AL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU

ROMA – La scena che si è svolta ieri al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York ha lasciato un segno profondo. L’ambasciatore palestinese, Riyad Mansour, ha versato lacrime parlando del tragico bilancio umano nella Striscia di Gaza, colpita da una crisi umanitaria senza precedenti. Con la voce rotta dall’emozione, ha evidenziato il numero crescente di bambini che stanno morendo di fame e le immagini strazianti di madri che abbracciano i corpi senza vita dei loro piccoli.

“Decine di bambini stanno morendo di fame,” ha affermato Mansour, comunicando al mondo la gravità della situazione. Le sue parole non hanno solo descritto una realtà terribile, ma hanno anche dipinto un quadro emotivo difficile da tollerare. “Sono immagini insopportabili,” ha continuato, descrivendo il dolore e la disperazione che vivono le famiglie palestinesi quotidianamente.

Durante il suo intervento, Mansour ha battuto il pugno sul tavolo, esprimendo il suo sgomento e la sua indignazione per l’indifferenza internazionale. “Mi scusi, signor Presidente. Ho dei nipoti. So cosa significano per le loro famiglie,” ha confessato, rivelando un dolore personale che rende la sua testimonianza ancora più potente. “Vedere questa situazione sui palestinesi senza che noi abbiamo il coraggio di fare qualcosa, va oltre la capacità di qualsiasi essere umano normale di tollerarla.”

La sua denuncia si è fatta sempre più incisiva. “Le fiamme e la fame stanno divorando i bambini palestinesi,” ha sottolineato Mansour, esprimendo il profondo senso di impotenza che vive il popolo palestinese. “Amiamo i nostri figli, amiamo la nostra gente. Non vogliamo vederli passare attraverso questa tragedia,” ha dichiarato, toccando il cuore di chi lo ascoltava.

Mansour ha poi fatto riferimento alla drammatica storia di una madre, la dottoressa al-Najjar, che ha perso 9 dei suoi 10 figli a causa di un attacco. “Un orrore e un trauma che la mente non può comprendere e il cuore non può sopportare,” ha detto, lasciando un silenzio carico di emozione nella sala.

Questo intervento ha messo in luce non solo la crisi umanitaria in corso a Gaza, ma anche la necessità urgente di un’azione concreta da parte della comunità internazionale. Sembra che l’appello di Mansour non possa restare inascoltato. Di fronte a una tale sofferenza, la responsabilità di tutti è quella di non chiudere gli occhi e agire.