Bambina di 2 anni aggredita da un pitbull | Cosa ci dice davvero sulla responsabilità degli animali domestici?

Pistoia: Aggressione da un pitbull, bimba di 2 anni in rianimazione

FIRENZE – Un tragico episodio si è verificato oggi ad Agliana, in provincia di Pistoia, dove una bambina di soli due anni è stata aggredita da un pitbull mentre si trovava in compagnia della nonna. La piccola ha riportato lesioni all’addome e alle gambe e, dopo un trasporto d’urgenza in codice rosso all’ospedale Meyer, è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Attualmente, è in rianimazione, ma le sue condizioni sono stabili e non è in pericolo di vita. Invece, la nonna ha avuto un quadro clinico più complesso ed è ricoverata presso l’ospedale di Pistoia.

La dinamica dell’incidente ha visto come sfondo il cortile di casa di un parente, dove la bimba e la nonna si trovavano insieme a tre cani. Solo uno di questi animali ha perso il controllo, provocando l’aggressione. Questa situazione ha destato preoccupazione nelle comunità animaliste e tra i cittadini.

Animalisti Italiani, un’associazione di difesa degli animali, ha immediatamente espresso solidarietà alla famiglia coinvolta e ha chiesto l’intervento delle autorità competenti. Walter Caporale, presidente dell’associazione, ha sottolineato un problema più ampio che affligge il Paese: l’adozione irresponsabile di animali di razze ritenute “da difesa” o “da attacco”. Secondo Caporale, queste adozioni avvengono spesso senza un’adeguata preparazione e consapevolezza da parte dei nuovi proprietari.

In particolare, l’associazione ha sollecitato l’ASL e il servizio veterinario territoriale affinché venga disposto il sequestro dei tre cani coinvolti. Questo intervento è necessario per indagare sulle dinamiche dell’aggressione e sulle condizioni in cui gli animali sono tenuti. Caporale ha evidenziato che “la razza non determina la pericolosità dell’animale”, poiché il comportamento degli animali dipende sostanzialmente dalla gestione umana.

Infine, l’associazione si è detta disponibile ad accogliere i tre pitbull in affidamento, al fine di permettere una valutazione e un eventuale recupero da parte di professionisti specializzati. Caporale ha concluso affermando che criminalizzare la razza è sbagliato, poiché con l’educazione adeguata, anche cani di razze impegnative possono diventare affettuosi e equilibrati.

La situazione rimane sotto osservazione mentre gli enti preposti indagano sull’accaduto e sulla sicurezza degli animali coinvolti.