Elon Musk abbandona il Doge | È davvero la fine di un’era?

Elon Musk dice addio al Doge: Trump elogia il suo operato

ROMA – Dopo 135 giorni tumultuosi, Elon Musk si congeda formalmente dal Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa, un’iniziativa che ha scosso le fondamenta dell’amministrazione Trump. L’uscita è stata accompagnata da una conferenza stampa nello Studio Ovale, dove il presidente ha elogiato i risultati conseguiti dall’imprenditore.

Musk, noto per la sua leadership in Tesla e X, ha svolto un ruolo chiave nel rivelare sprechi e irregolarità nel governo, contribuendo a identificare miliardi di dollari in spese superflue. “Il Doge diventerà sempre più forte nel tempo”, ha affermato, evidenziando che i risparmi ottenuti nelle ultime settimane potrebbero benissimo raddoppiare o triplicare in futuro.

L’impatto del Doge a lungo termine

Il presidente Trump ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per rendere permanenti i risultati ottenuti sotto la supervisione di Musk. “Dobbiamo avere il permesso del Congresso”, ha specificato, spiegando che i tagli potrebbero portare a un uso più efficiente delle risorse pubbliche. Musk ha rivelato che la missione del Doge si basa su “un duro lavoro” e sulla necessità di scrutinare attentamente le spese federali.

Tuttavia, nonostante la sua uscita ufficiale, Musk non si allontanerà completamente da Washington. “Mi aspetto di continuare a fornire consigli ogni volta che il presidente ne avrà bisogno”, ha dichiarato il CEO, confermando di rimanere una figura consultiva.

Critiche e controversie

Il clima della conferenza si è fatto teso quando è stata menzionata la recente notizia del New York Times riguardante presunti abusi di sostanze da parte di Musk. “Non è chiaro se Musk abbia fatto uso di droghe durante il suo mandato”, ha riportato il quotidiano, rivelando che il CEO viaggiava con una “scatola di farmaci” per uso quotidiano. Musk ha risposto a queste affermazioni con sarcasmo, ricordando come il New York Times sia stato accusato in passato di diffondere notizie false.

Questioni geopolitiche e incertezze future

In un momento di espansione del dibattito, Trump ha affrontato altre questioni scottanti, come la crisi Russia-Ucraina. “Sono molto deluso”, ha affermato, evidenziando come gli sviluppi recenti abbiano complicato gli sforzi di negoziazione. Inoltre, il presidente ha espresso ottimismo riguardo a un possibile accordo nucleare con l’Iran, sottolineando che “la sicurezza dell’Iran è una priorità”.

Riflessioni finali su Diddy Combs

Infine, Trump ha risposto a domande su Sean ‘Diddy’ Combs, attualmente sotto processo per varie accuse. “Valuterò i fatti, non avrà alcun impatto su di me”, ha chiarito il presidente, confermando la sua posizione decisa in merito.

Con la partenza di Musk dal Doge e le incertezze politiche in aumento, l’amministrazione Trump si trova a dover affrontare nuove sfide. Mentre il futuro dell’efficienza governativa rimane incerto, l’impatto di Musk continuerà a farsi sentire, almeno come consulente esterno.