
Femminicidio: Meloni rilancia il dialogo, ma senza appelli
ROMA – In un contesto internazionale e in occasione della sua visita nella Repubblica del Kazakhstan, la premier Giorgia Meloni ha affrontato il tema scottante del femminicidio durante un punto stampa, rispondendo a un invito della segretaria del PD, Elly Schlein, a collaborare su questa emergenza sociale.
“Sto scrivendo adesso una lettera alla commissione per l’infanzia”, ha dichiarato Meloni, “per chiedere di nuovo a tutte le forze politiche: lavoriamoci insieme, ragioniamo insieme”. La presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di coinvolgere tutte le parti interessate che possono apportare soluzioni e nuove prospettive al problema.
Di fronte alla richiesta di una maggiore collaborazione, Meloni ha risposto in modo chiaro: “Non c’è bisogno di farmi un appello. Ci sono. Ci sono per chiunque abbia proposte, idee, iniziative su questa materia”. Questo accenno a un approccio proattivo indica la volontà della premier di lavorare non solo sul piano politico, ma di coinvolgere anche il mondo della comunicazione e dell’educazione, due aspetti fondamentali nella lotta contro la violenza di genere.
Meloni ha anche ricordato la sinergia politica attorno alla recentissima legge contro la violenza sulle donne, evidenziando che “c’è stata una legge e l’abbiamo approvata all’unanimità”. Questo riconoscimento della collaborazione bipartisan rappresenta un raro punto d’incontro in un contesto politico spesso segnato da divisioni.
Il tema del femminicidio, come ha affermato Meloni, “deve riguardare non solo la politica, ma anche chiunque abbia delle responsabilità”. La presidente ha ribadito l’importanza di promuovere una discussione seria e profonda su un argomento che continua a rappresentare una ferita aperta nella società italiana.
In sintesi, mentre la premier sembra mostrare apertura al dialogo, il suo messaggio suggerisce anche che il cambiamento richiede attivamente proposte concrete e iniziative affermative da parte di tutti. La lotta contro il femminicidio, quindi, passa non solo per leggi, ma per una coscienza collettiva e un impegno comune.