
Hamas accetta il piano Usa per la tregua, ma con condizioni temporali: rilascio di ostaggi e corpi in cinque fasi
ROMA – La situazione a Gaza continua a rimanere tesa mentre Hamas ha comunicato di aver dato una risposta alla proposta di tregua presentata dall’inviato americano, Steve Witkoff. Secondo quanto riportato dai media egiziani e israeliani, il movimento palestinese ha accettato l’idea di una mediazione americana, ma ha avanzato delle contro-richieste.
La proposta di Hamas prevede il rilascio di dieci ostaggi vivi e la restituzione di diciotto corpi in cambio della liberazione da parte di Israele di alcuni prigionieri palestinesi. Questo scambio è un elemento cruciale nel tentativo di ottenere un cessate il fuoco duraturo.
Proposta USA di tregua di 60 giorni
Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti, supportati da Egitto e Qatar, avevano presentato un piano di cessate il fuoco di sessanta giorni, che includeva il rilascio di ventotto ostaggi israeliani, sia vivi che morti, entro la prima settimana. In cambio, Israele avrebbe dovuto rilasciare 125 ergastolani palestinesi e i resti di 180 palestinesi deceduti.
Controproposta di Hamas: un rilascio in cinque fasi
La controproposta di Hamas, pur accettando i numeri, ha ristrutturato le tempistiche. Il rilascio degli ostaggi avverrà in cinque fasi distinte: nei primi giorni della tregua verranno rilasciati quattro ostaggi vivi, seguiti da due ostaggi il trentesimo giorno e altri quattro l’ultimo giorno dell’accordo. I corpi, invece, saranno consegnati in due date successive: il trentesimo e il cinquantesimo giorno della tregua.
L’attuale situazione umanitaria a Gaza
Mentre si discute di tregua, il Ministero della Sanità di Gaza ha denunciato che 60 palestinesi sono stati uccisi e 284 feriti in sole 24 ore a causa degli attacchi israeliani. Questo porta il bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023, a 54.381 morti e 124.054 feriti. Le cifre non prendono in considerazione le zone più colpite, dove l’accesso è attualmente impraticabile.
Il parere del governo israeliano
Secondo il Times of Israel, un funzionario del governo israeliano ha definito la risposta di Hamas un "effettivo rifiuto" della proposta di tregua americana. "Le richieste di Hamas rendono più difficile per Israele continuare la guerra," ha affermato una fonte. Nel frattempo, le famiglie degli ostaggi restano preoccupate per la sorte di coloro che non sono stati menzionati nell’accordo proposto.
Con tali sviluppi, la comunità internazionale osserva con attenzione i progressi delle trattative e l’impatto che queste decisioni potrebbero avere su una delle regioni più in difficoltà del mondo.