
Fisco, detrazioni più strette per i redditi alti: la circolare dell’Agenzia delle Entrate
ROMA – A partire dal 1° gennaio 2025, il fisco italiano subirà un’importante modifica per i contribuenti con redditi elevati. La Legge di Bilancio introduce un nuovo meccanismo volto a rendere il sistema fiscale più equo e progressivo, imponendo un tetto massimo alle detrazioni fiscali per chi guadagna oltre 75.000 euro l’anno.
La circolare n. 6/E dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 29 maggio, fornisce dettagli operativi su come si applicheranno queste nuove norme. I contribuenti dovranno tenere conto sia del loro reddito che del numero di figli a carico per il calcolo delle spese detraibili.
Tecnica e limiti delle detrazioni
L’articolo 16-ter del TUIR, introdotto con la recente manovra, stabilisce che oltre il limite di reddito indicato, l’ammontare delle spese su cui calcolare le detrazioni viene ridotto in modo progressivo.
Per i redditi compresi tra 75.001 e 100.000 euro, il tetto alle spese detraibili è fissato a 14.000 euro, mentre per quelli superiori a 100.000 euro, il limite si riduce a sole 8.000 euro. A questo importo base si applicano coefficienti familiari: 0,50 senza figli a carico, 0,70 con un figlio, 0,85 con due figli e 1,00 con tre o più figli o un figlio disabile.
Ad esempio, una famiglia con due figli e un reddito di 80.000 euro potrà detrarre un massimo di 11.900 euro.
Voci escluse dalla stretta
Non tutte le spese rientrano in questo nuovo regime. Spese sanitarie, interessi su mutui contratti fino al 2024 e premi assicurativi stipulati prima della fine del 2024 saranno esenti dai nuovi criteri. Inoltre, i contribuenti potranno scegliere quali spese includere, puntando su quelle con la detrazione più alta.
Incremento delle soglie di detrazione
Le novità non finiscono qui. La legge ha ritoccato al rialzo alcune soglie: le famiglie potranno ora detrarre fino a 1.000 euro annui per ogni figlio iscritto a scuole di ogni ordine e grado, con un’aliquota del 19%. Inoltre, cresce a 1.100 euro (rispetto ai precedenti 1.000 euro) la detrazione forfetaria per il mantenimento dei cani guida da parte di persone non vedenti.
Un passo verso la progressività fiscale
Queste modifiche si inseriscono in un contesto più ampio di riforma fiscale, già anticipato nel 2024 con l’introduzione di una franchigia di 260 euro sulle detrazioni del 19% per i redditi superiori a 50.000 euro. Tali misure hanno già avuto un impatto significativo sulle agevolazioni per spese universitarie, affitti e interessi sui mutui.
In conclusione, queste nuove disposizioni rappresentano un significante cambiamento nel panorama fiscale italiano, mirando a una maggiore equità a carico dei contribuenti più abbienti. Con queste riforme, l’aspetto della progressività fiscale è messo in evidenza, rendendo l’argomento di grande attualità per chiunque si trovi a rientrare nelle fasce di reddito elevate.